2021-05-22

“I MIEI DILETTI FIGLIUOLI…” DI ROBERTO ALLEGRI. TESTIMONIANZE DI CHI HA CONOSCIUTO PADRE PIO - EDIZIONE ANCORA


di Germana Marini  
In ordine di tempo questo intrigantissimo libro, edito da “Ancora”, è l’ultimo di una lunga serie incentrata su Padre Pio, il miracoloso Santo di Pietrelcina. Ma in realtà Roberto Allegri, stimatissimo scrittore e giornalista, ha pubblicato una quarantina di volumi, soprattutto a carattere religioso, in un gran numero di lingue. 

 

“Farò più rumore da morto che da vivo” è il titolo di quello da me di recente recensito, nel quale vari testimoni hanno narrato prodigi da lui operati prima, ma segnatamente dopo, la sua ascesa al Padre. Una sostanziosa raccolta di episodi che hanno dell’incredibile, per la voce di chi l’ha conosciuto nel profondo, divenendo così in grado di aggiungere il proprio tassello al mosaico che ritrae il tanto amato e venerato Santo. Il testo, come ho avuto modo di sottolineare, è assai ben condotto, a partire da quanto appreso da Roberto Allegri dal suo notissimo padre Renzo, il quale l’ha, sin da ragazzino edotto sulla figura di Padre Pio, cui era devotissimo. 

Seguono quindi, come anticipato, 45 resoconti, quanto mai vividi e incisivi di chi ha avuto la fortuna e il pregio di conoscere il Padre nel profondo, beneficiando dei suoi 

preziosi ammonimenti e consigli.  

Di forte impatto, a mio avviso, può dirsi “Il funerale del partigiano”, nel racconto dell’Ingegner Tancredi Falcetto, 88 anni, di Ciriè, Torino, imparentato con la sottoscritta, il quale ha così dichiarato: “Padre Pio non si scordava mai di nessuno. Non era importante se lo incontravi una sola volta. Lui ti guardava, ti benediceva, e da quel momento non si dimenticava più di te, considerandoti come un figlio. 

Egli annunciava inoltre il suo intervento a beneficio dei figli spirituali, tramite un intenso profumo di viole.  

Per comprendere in profondità Padre Pio si deve rifarsi alla sua, a volte veramente insostenibile, sofferenza, di cui, tuttavia, non si lagnava affatto. Zoppicante, si trascinava sulle estremità ed i piedi doloranti e gonfi, senza emettere un gemito. Lo stesso dicasi per quanto riguarda le stimmate, sempre sanguinanti,  il cui patimento l’avrebbe perseguitato fino al suo ultimo giorno di vita. “Una decina d’anni fa”, prosegue Falcetto, “facemmo la conoscenza di un giovane sacerdote africano, venuto in Italia per motivi di studio. Era malato di epatite e volevano che tornasse al suo paese, ove non avrebbe mai avuto la possibilità di curarsi. Per notti e notti a mia moglie Anna apparve in sogno la Madonna, facendole intendere che desiderava ci occupassimo di quel povero giovane. Lo adottammo allora come fosse stato nostro figlio, lo facemmo curare e completare gli studi, così che ora, ristabilito, si prodiga con profitto nell’aiutare un parroco dell’Emilia Romagna, il che gli ha letteralmente salvato la vita”.  

“Ragazzino undicenne,” così si esprime Tancredi, “scoprii per la prima volta l’aiuto di Padre Pio. Il mio padrino di battesimo era stato Duccio Galimberti, l’eroe della Resistenza, ucciso dai Fascisti nel dicembre del 1944. Mia madre, già vedova da anni, non volle mancare al suo funerale, cui partecipai io pure. La suddetta rappresentava però una situazione molto rischiosa. Ci avevano infatti messi in guardia che i fascisti avrebbero potuto arrestare i parenti e gli amici di Galimberti, intervenuti alla cerimonia. Mamma era assai allarmata, ma come ripeto non aveva voluto rinunciare a dare l’ultimo saluto a Duccio, e si rivolse così in preghiera a Padre Pio. Accadde allora un fatto stranissimo. Nel corso del funerale era come se fossimo diventati improvvisamente invisibili.                                                                                              

Nessuno si accorse di noi, come fossimo delle ombre, non osando arrecarci il minimo disturbo.  

 

Di centocinquanta pagine si compone questo edificante volume, da me letto d’un fiato in una notte sola, per poi congratularmi sentitamente con il suo geniale e prolifico autore , di cui varrebbe la pena citare molti altri episodi, altrettanto suggestivi e degni di essere menzionati allo scopo di approfondire la conoscenza di questo grande Santo.  

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