L’annunciazione di Tintoretto per il Doge Grimani, protagonista lo scorso anno della prima edizione di “Capolavoro per Lecco”, è al centro dell’evento espositivo promosso dalla Confraternita di San Rocco a Venezia per i 1600 anni della fondazione della città lagunare, che si è inaugurata quest’oggi e si protrarrà fino al 27 giugno prossimo presso la Scuola Grande di San Rocco e il Palazzo Ferro Fini.
L’evento, promosso dalla Scuola Grande di San Rocco e dal Consiglio regionale del Veneto, si inaugurerà alle ore 15 in diretta Facebook con un momento di riflessione e preghiera affidato al Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moragli, da un luogo emblematico, la Scuola Grande di san Rocco, storica confraternita antesignana di quell’associazionismo solidale che caratterizza ancor oggi il Veneto, sorta per sostenere i cittadini nel momento del dolore e delle epidemie. In questo luogo, che da sempre ospita “L’annunciazione” di Tiziano, sarà presente anche “L’annunciazione per il Doge Grimani” di Tintoretto, che lo scorso anno fu esposta a Lecco per l’edizione 2019 del “Capolavoro per Lecco”.
“In quell’occasione - racconta Mons Davide Milani, prevosto di Lecco - i vertici della Confraternita, con il Guardian Grando Franco Posocco, furono ospiti della nostra città: furono guidati alla visita dell’Annunciazione a Palazzo delle Paure e, successivamente, si incontrarono con S.E. Mons. Angelo Scola, già Patriarca di Venezia. Fu un momento molto intenso e vivo, da cui scaturì l’idea di chiedere al prestatore la possibilità che le due annunciazioni, quella di Tiziano e quella di Tintoretto, potessero essere ospitate presso la Scuola Grande di San Rocco per questo evento”.
“Sono particolarmente emozionato. - racconta Giovanni Valagussa, curatore delle due edizioni di “Capolavoro per Lecco” - per questa decisione: L’annunciazione di Tintoretto torna per la prima volta dopo secoli a Venezia, sua culla natale, e si confronta con il capolavoro di Tiziano. Due interpretazioni di veri giganti della pittura mondiale in dialogo fra loro in un luogo iconico per l’arte veneziana, come la Scuola Grande. E l’attenzione che, anche nell’allestimento, è stata riservata all’opera di Tintoretto, dopo l’accurato lavoro di analisi e ricognizione condotto sulla tela lo scorso anno, testimonia il valore dell’opera che abbiamo esposto a Lecco. Davvero un ritorno a casa, straordinario e suggestivo”.
“È per noi - conclude Mons Milani - motivo di grande orgoglio e per la nostra città un’occasione di promozione in più. I 22 mila visitatori della mostra dello scorso anno hanno potuto vedere, in anteprima, un capolavoro che Venezia sente come suo. A noi la soddisfazione di aver contribuito alla riscoperta di quest’opera”.
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