2021-02-20

IN DIRETTA L’APPRODO DELLA NAVICELLA NASA PERSEVERANCE SU MARTE PER SCOPRIRE SE HA OSPITATO, O POTREBBE OSPITARE, LA VITA




di Germana Marini  
Dall’atterraggio dell’uomo sulla luna, effettivo o fantomatico, come fu a suo tempo (nel luglio 1969), giudicato, ritenendolo una “farsa” architettata ad arte da un sapiente regista, con tutta probabilità rispondente al nome di Stanley Kubrick, a quello di una navicella della Nasa su Marte, avvenuto giovedì 18 febbraio in diretta, per consentire l’applauditissimo approdo sul pianeta rosso di “Perseverance”, un rover-robot con le ruote, partito l’estate scorsa dalla terra, onde esplorare il suolo  
del pianeta stesso e raccogliere campioni di terreno, nell’intento si scoprire l’idoneità o meno ad ospitare la vita, sono state impiegate iperboliche somme di denaro per raggiungere l’obiettivo prefisso. 

Ciò ad onta di una marea di gente che nel mondo muore quotidianamente di fame, e dell’esigenza d’incrementare la ricerca a livello del “Covid”, non meno falcidiante. 

 

Va precisato che l’approdo della navicella spaziale nell’atmosfera di Marte precederà di non molto, si è detto, quello di una spedizione, avente per protagonisti astronauti, che si prevede rimarranno in loco per la durata di un anno. 

 

In un non lontano futuro, è l’unanime, concorde opinione, la terra andrà sempre più perdendo la facoltà di garantire la sopravvivenza umana; sicché il “trasferimento” su Marte, Venere, Mercurio e via dicendo, diverrà ineludibile. 

 

Quella terra cui Iddio ha dato vita, autentico Eden, del quale l’uomo fosse il re. 

Uomo che l’ha bistrattata a tal segno, da far sì che gli si rivoltasse contro. 

Superfluo è l’enumerare l’inquinamento e tutti i delittuosi danni ambientali ad ogni livello, che ne hanno stravolto le stagioni, l’ecosistema, il paesaggio, senza che nessuno alzasse un dito per porre fine allo scempio. 

 

Così che tardivamente ora si prospetta la fuga verso altri, ipotetici lidi, cui, sul nostro  

cattivo esempio, le nuove generazioni non riserverebbero miglior trattamento. 

 

Chi ha il conforto della fede sa come da innumeri anni nelle Sue apparizioni la Mamma Celeste ci scongiura di rispettare quanto donatoci dal Padre Eterno; senza ottenere 

riscontro. 

Ma la lezione si deve ritenere indirizzata anche a coloro che non credono. Allora non dovremmo più sbarcare su estranei paradisi, ove nella notte dei tempi sono forse 

esistiti degli esseri, poi estinti, o ivi a tutt’oggi presenti, ma con i quali mai potremmo legare. Intenderci! 

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