2021-01-13

Accordo Italia - Svizzera, Mauro Guerra: "passaggio di grande importanza e rilievo"


A seguito della sottoscrizione, lo scorso 23 dicembre, del nuovo accordo tra la Repubblica Italiana e la Confederazione Svizzera in merito alla imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri residenti nei Comuni Italiani di Frontiera, il Presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, e il Presidente della Amministrazione Provinciale di Como, Fiorenzo Bongiasca, hanno organizzato un incontro in video conferenza con i Sindaci dei Comuni interessati.

Alla riunione, per il Ministero Economia e Finanze, è intervenuto il Vice Ministro Antonio Misiani.


Aprendo l’incontro, il Presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra ha voluto “ringraziare il Vice Ministro Misiani per aver accettato l’invito a relazionare a questo incontro e per il lavoro svolto in questi mesi che ha portato all’accordo italo-svizzero sul frontierato.” Per Guerra “siamo a un passaggio di grande importanza e rilievo, perché siamo alla fine di un percorso durato molti anni in cui ci si è confrontati con la Svizzera sul regime fiscale dei frontalieri, oltre che sugli effetti di questa situazione sui lavoratori e sui nostri Comuni, in particolare sulle finanze comunali. Il nostro obiettivo era quello di definire un accordo che tutelasse il più possibile i lavoratori.” Il Presidente di Anci Lombardia ha infine evidenziato come “nell’accordo c’è un punto su cui si evidenzia l’impegno dell’Italia a lavorare su uno statuto dei lavoratori frontalieri. Ci sarà ancora da lavorare al disegno di legge di ratifica dell’accordo e si dovrà confrontarsi e ragionare insieme. Da questo punto di vista è importante oggi trovarci per ragionare”.


Col suo intervento, il Vice Ministro Antonio Misiani ha considerato che il Governo ha “ripreso in mano la questione con due obiettivi: da un lato il non avere un euro di meno nelle tasche dei lavoratori attuali e, dall’altro, la tutela dei progetti di vita dei lavoratori in base al regime che fino a ora li aveva interessati. Il negoziato ci ha permesso di raggiungere entrambi questi obiettivi, costruendo un accordo che, a regime, supera quello del 1974 e che segue una logica a doppio binario, salvaguardando gli attuali frontalieri e, invece, facendo entrare i nuovi frontalieri nel nuovo regime di tassazione, sostanzialmente quello italiano.” Misiani ha continuato evidenziando come, “analogamente, abbiamo perseguito il principio di non un euro in meno nelle casse dei Comuni, poiché il Governo italiano si è impegnato a coprire con proprie risorse” le minori entrate che verranno trasferite dalla Svizzera.

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