2020-12-13

Dichiarazione del Presidente degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus, Giuseppe Canali, in merito alla vicenda del Sig. Carlo Gilardi, ospite degli Istituti


Dal 30 Ottobre u.s. il Sig. Carlo Gilardi è stato accolto nella nostra Rsa su richiesta dell'Amministratore di Sostegno Avv. Elena Barra, proveniente dall'ASST di Lecco.

Il ricovero del Sig. Gilardi è stato da subito impostato come degenza a carattere prevalentemente sociale più che sanitaria, con una presa in carico da parte dell'equipe volta a verificare sia la capacità di adattamento alla vita comunitaria che a raccogliere i bisogni e le propensioni dell'assistito. 

Il Sig. Gilardi è assistito e seguito con grande attenzione da tutto il nostro personale, così come per altro tutti gli altri nostri ospiti.

L'attenzione mediatica che dall'esterno è stata posta in essere ha fatto, purtroppo, emergere un comportamento gravemente lesivo della privacy da parte di alcuni presunti dipendenti dei nostri Istituti, situazione da noi denunciata alla Procura della Repubblica di Lecco.

Inoltre il clamore suscitato da questo caso - complice un giornalismo che in alcuni casi, al di là dell'apparenza, non aiuta a comprendere la verità dei fatti - rischia di procurare danni all'immagine del nostro Istituto. Di questo siamo profondamente amareggiati: gli Istituti Airoldi e Muzzi Onlus da ben 450 anni rappresentano infatti una Istituzione pubblica benefica per la città di Lecco e la sua provincia e hanno da sempre al centro della propria mission il prendersi cura con elevata dedizione e assoluta professionalità delle persone più deboli.

Per questo abbiamo richiesto all'Amministratore di Sostegno, al Giudice tutelare del Tribunale di Lecco, al Sindaco del Comune di Airuno e al Direttore generale dell'ATS Brianza che siano definiti i tempi per il progetto di rientro e che gli stessi, nei limiti di quanto possibile, possano essere resi noti.

Siamo certi che il loro impegno congiunto potrà portare in breve tempo alla soluzione auspicata nell'interesse del Sig. Carlo Gilardi.

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