2020-11-02

MECI 2020: “Il segreto della cupola di Santa Maria del Fiore”


Il 5 novembre, alle ore 16, all’interno delle iniziative del MECI – Edilizia 2020 il Circolo Culturale Angelo Tenchio di Oggiono promuoverà la conferenza in webinar “Il segreto della cupola di Santa Maria del Fiore”, in occasione dei seicento anni dalla costruzione del capolavoro di Filippo Brunelleschi.  L’evento si svolgerà grazie alla preziosa collaborazione del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Lecco e di Lariofiere, con il patrocinio delle Città di Oggiono e di Calolziocorte e della banca BCC Brianza & Laghi. Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Chiara Narciso e dell’assessore alla cultura Giovanni Corti di Oggiono e da parte del sindaco Marco Ghezzi e del vicesindaco Aldo Valsecchi di Calolziocorte, l’arch. Massimo Dell’Oro modererà la sessione culturale che vedrà relatore d’eccezione, in collegamento da Firenze, il prof. Massimo Ricci, uno dei massimi esperti a livello internazionale su Brunelleschi.

L’evento potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook del Circolo culturale Angelo Tenchio.

In occasione di questa importante ricorrenza della storia dell’architettura e dell’edilizia  il Circolo Tenchio ha ritenuto interessante, accettando di organizzarlo, il progetto “Brunelleschi 600” di Elena Ornaghi, che aveva preso contatto, fin da febbraio, con il prof. Massimo Ricci per invitarlo ad un incontro pubblico aperto a tutti ma principalmente agli studenti delle scuole superiori, sia di indirizzo liceale che tecnico.  

Nello specifico gli studenti sarebbero stati coinvolti prima della conferenza in un approfondimento sulla prospettiva, in un confronto tra le tecniche costruttive e soprattutto, come suggerito dallo stesso prof. Ricci, in una ricerca sulla storia e sull'evolversi della figura del Responsabile di cantiere da Brunelleschi ad oggi. 

Il Circolo Tenchio si era quindi attivato a prendere contatti con Lariofiere, ritenendo l’appuntamento con MECI – Edilizia la location ideale per la tematica dell’incontro. Inoltre ha avuto un immediato riscontro alla sua richiesta di patrocinio e di collaborazione da parte del Collegio dei Geometri della Provincia di Lecco.

Il lockdown di marzo ha poi interrotto lo sviluppo e la promozione del progetto, in particolare con gli istituti scolastici, che è stato ripreso a settembre con il Collegio dei Geometri e che ha visto come novità la collaborazione dell’Istituto Rota di Calolziocorte. In ottica di tale collaborazione, che avrebbe fruttato il coinvolgimento di tre classi dell’istituto calolziese, si sarebbe studiato un allestimento temporaneo dei lavori degli studenti all’interno dello stesso MECI e la promozione di una mostra itinerante sul territorio.

Qualora l'emergenza sanitaria lo consentirà, come Circolo ci si ripromette di portare a termine il progetto con gli studenti, che purtroppo per le disposizioni antiCovid potranno seguire l’evento a distanza.

Massimo Ricci racconterà la costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore, partendo da un documento molto antico, l’unico rimasto dalla costruzione, la pergamena di Giovanni di Gherardo da Prato. La conferenza entrerà quindi nel merito dei segreti della tecnica adoperata da Filippo Brunelleschi: una tecnica che lo stesso Ricci ha definito "un'incredibile impresa tecnologica", rimasta incompresa o travisata per tanti secoli: dal vero impiego e significato della tecnica della spinapesce all'utilizzo delle centine mobili, adottate in luogo delle armature tradizionali, impossibili da realizzare per l'enormità del cantiere. 

Agli Iscritti al Collegio dei Geometri della Provincia di Lecco saranno riconosciuti nr 01 crediti formativi; l’accreditamento avverrà “previa iscrizione sul portale SINF”.

“Questa conferenza – spiega Dario Ripamonti - non è solo una risposta ma anche una sorta di sfida che come Circolo, nel nostro piccolo, lanciamo alla situazione critica che stiamo vivendo, e che ci ha costretti a riflettere e a rivedere la prospettiva dei nostri spazi di interazione sociale, lavorativa, comunicativa, e in generale di vita. A distanza di seicento anni, e proprio in un periodo in cui dobbiamo imparare a collaborare tutti insieme per affrontare il post Covid, Brunelleschi ci insegna che occorre essere presenti in cantiere ciascuno nel proprio ruolo, nella propria competenza specifica, nella propria professionalità e artigianalità e nel proprio talento se si vuole lavorare bene e insieme nel costruire ciò che deve rappresentare la skyline spirituale e civica di un Paese. E pensando proprio a quello che la Cupola di Santa Maria del Fiore rappresenta, vengono spontanei i versi danteschi “Umile et alta più che creatura”, che ci consentono così di iniziare a respirare la ricorrenza dantesca del 2021.”

 

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