2020-10-08

UN CRESCENDO DI VOTI AUGURALI ANCORA PER IL DIRETTORE CLAUDIO REDAELLI


di Germana Marini - 
Impossibilitato a far riscontro alle tante attestazioni di affetto e simpatia, pervenutegli anche a seguito dei festeggiamenti tributatigli per il suo ottantottesimo compleanno, Claudio Redaelli si sente in dovere di ringraziare sentitamente ancora il noto giornalista Gianfranco Colombo, nonché gli amici che insieme a lui operarono per oltre vent’anni all’Unità, quand’era ancora vigente il muro di Berlino, e in particolare Adolfo Scalpelli, al pari suo corrispondente da Berlino per l’Italia. 

Una gratitudine del tutto speciale intende poi esprimere a un’infermiera professionale del Reparto trasfusionale dell’Ospedale di lecco, con la quale ha per anni intrattenuto un’intensa frequentazione, basata sulla stima reciproca, che nel giorno del suo genetliaco ha voluto mostrargli la sua affettuosa vicinanza. 

Nella rievocazione di Redaelli degli episodi focali che hanno scandito il suo percorso, non mancano ricordi legati alla sua militanza nel PCI, tipo quello del 5 maggio del 1945, allorché con una delegazione ufficiale fu inviato a Mosca, ove in una nota residenza ebbe un incontro con i tre capi di Stato, che sancirono la fine del conflitto armato, e precisamente: Churchill, Roosevelt e Stalin. 

Episodi che rimangono indelebilmente impressi nella sua viva memoria. 



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