2020-06-08

“UN RUOLO DELICATO E INCOMPRESO”, LAMENTA LA DOTTORESSA MARGHERITA POZZA, COORDINATRICE “SETTORE MINORI” DELL’ USSL

di Germana Marini Rinverdire la memoria di chi ha vissuto la realtà di un servizio, sotto ogni aspetto eccellente: quello elargito dall’Ospedale lecchese di via Ghislanzoni, nel corso di oltre dieci intensi anni, compresi tra il 1989 e il 2000, e ragguagliare nel contempo le nuove generazioni in merito alla partecipazione dei medici a stage propedeutici all’accrescimento delle acquisizioni scientifiche, messe a frutto all’interno del contesto ospedaliero stesso: ecco le finalità di questo mio revival.

Il raccogliere in una pubblicazione unitaria, edita dall’Editrice C.B.R.S., una nutritissima serie d’interviste ai primari di ogni singola Divisione del presidio cittadino, da me effettuate in un lungo “Viaggio nel pianeta sanità”, mensilmente apparse sul periodico nazionale “il Punto Stampa”, si deve alla lungimiranza del direttore Claudio Redaelli, Consigliere dell’Ospedale provinciale di Lecco dal 1965 al 1981, e Vicepresidente dal 1975 al 1981,  succeduto al dott. Aldo Rossi, all’On. Vittorio Calvetti e al dott. Salvatore Bonalumi.
Pubblicazione dalla tiratura di 300 copie, in men che non si dica esaurite.
<< Questa singolare iniziativa >>, ebbe a dichiarare Redaelli, << posta in essere grazie alla preziosa collaborazione della giornalista Germana Marini e alla cortese disponibilità degli operatori sanitari, è di enorme rilievo, in quanto l’Ospedale rappresenta un’autentica risorsa, un fiore all’occhiello per Lecco, apprezzato com’è in ambito europeo, al punto che da ogni parte giungono qui per affidarsi a mani provatamente esperte >>. Aggiungendo: <<Posso ben dire che le articolate interviste della Marini rimarranno ad esempio di un servizio giornalistico esclusivo, reso possibile dal lodevole impegno professionale, sia di chi le ha curate, che di chi ne è stato protagonista. Mi corre quindi l’obbligo di ringraziare sentitamente, non gli specialisti soltanto, bensì il personale infermieristico, paramedico, ausiliario, i tecnici,  le 75 operose, infaticabili suore all’interno del collegiato e tutti coloro che si sono prodigati al fine di dar lustro a questa privilegiata
struttura >>.

Seguitiamo a trattare dei compiti e delle problematiche connesse al Servizio Sociale dell’USSL, rivolgendoci alla dottoressa Margherita Pozza, psicologa e coordinatrice del Settore Minori:
“La sua responsabilità è indubbiamente onerosa. Può spiegarci cosa implica l’attendere alla mansione specifica?”.

SCRUPOLOSA FORMAZIONE PER UN’EFFICIENTE LAVORO D’EQUIPE

“In effetti si tratta di uno dei settori più delicati dell’intervento del Servizio Sociale e Psicologico, riguardando tutte quelle situazioni che coinvolgono dei minori e l’Autorità Giudiziaria (Tribunale per i Minorenni, Giudice Tutelare, Tribunale ordinario nei casi di separazione e affidamento dei figli). A partire dal 1991 è stato approvato un protocollo di intesa anche con i Comuni che dispongono di personale sociale. In pratica, mentre prima i singoli Comuni rispondevano ai sopraesposti problemi individualmente, con intuibile difficoltà, sprovvisti di Assistente Sociale, ora questo disegno molto articolato e importante ha fatto sì che tutte le persone che lavorano nel Settore Minorile siano in comando presso l’ USSL. Ne deriva una risposta d’équipe, che presuppone una stretta collaborazione e un proficuo confronto, nonché costanti aggiornamenti di tipo sia psicologico, che giudiziario. Il problema della formazione è basilare, per cui noi procuriamo di curarla al massimo”.

RIMODELLARE I RAPPORTI COI COMUNI E POTENZIARE L’ORGANICO

“Il vostro ruolo, così indispensabile, non di rado è incompreso, quando non venite impietosamente attaccati…”.
“Ha messo il dito nella piaga. È verissimo che allorché accade qualcosa di spiacevole, ci si chiede dove mai fossero gli Assistenti Sociali, mentre quando intervengono, il loro atteggiamento viene giudicato sempre “troppo drastico”. In realtà guardando oltre questa visione “a due poli”, dicotomica, delle cose, bisogna ammettere che il nostro è un campo minato, dove è facilissimo “peccare” per difetto, o eccesso di zelo”.
“ Quali sono i problemi aperti più rilevanti?”.
“Citerò nell’ordine: l’armonizzazione delle modalità in atto per la gestione delle competenze del Servizio Sociale con le nuove normative, nazionali e regionali , sulle USSL. Una valutazione puntuale sul processo di scorporo dell’Ospedale di Lecco dell’USSL, per evitare uno scoordinamento che penalizzerebbe gli utenti.  Il processo di costituzione della nuova USL n.7. Oltre alle componenti sanitarie, tale processo di integrazione investe anche il settore sociale, in quanto i rapporti consolidati con i Comuni in questi anni hanno seguito percorsi a volte diversi, che vanno ripresi e rimodulati”. 
“Com’è costituito l’organico?”.
“Il personale che fa parte del Servizio Sociale è formato da psicologi, assistenti sociali ed educatori professionali, nonché da personale amministrativo”.

Al dottor Guido Agostoni, Responsabile del Servizio, quindi chiediamo: “ Quanto hanno inciso le ultime disposizioni sulle USSL nella vostra attività di coordinamento e di programmazione?”.

GUERDIAMO CON SPERANZA AL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE

“Queste funzioni sono state principalmente attribuite al Servizio Sociale dell’USSL con la legge 1/86, ed il successivo Piano Regionale Soccio Assistenziale , che ha altresì riproposto il Comitato di coordinamento, prima, ed ora l’assemblea dei Sindaci, come momento politico di riferimento e di collegamento fra Comuni e USSL.
Tale settore si presenta problematico in riferimento alle nuove normative sulle USSL. Ci si augura che il Consiglio Regionale che si formerà a seguito delle elezioni
trovi un’adeguata soluzione sulla falsariga della legge recentemente approvata”.

MANSIONI NUMEROSE COME LE TESTE DELL’IDRA

“Le mansioni cui fate fronte sono talmente multiformi e poliedriche, che per citare e approfondire ogni singola voce non basterebbe il giornale intero. Gradiremmo soltanto ragguagli circa i Gruppi di Volontariato, l’Attività di Vigilanza e le Prestazioni Sanitarie nelle Case di Riposo”.
“Relativamente ai Gruppi di Volontariato, trattasi di Associazioni che si occupano dei diversi Settori: anziani, handicappati, devianza minorile, emarginazione in genere. Per l’Attività di Vigilanza , sono state costituite delle équipe composte da: collaboratore amministrativo, assistente sociale, tecnico, medico. In tale fase è estremamente importante il raccordo con l’Amministrazione Provinciale per il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento, in base a quanto previsto, in termini di parametri strutturali e gestionali. Nell’ambito delle Prestazioni Sanitarie nelle Case di Riposo, infine, il Servizio sociale, in collaborazione con la Ripartizione Ragioneria,  segue l’erogazione dei contributi fofettari alle Case di Riposo per le prestazioni sanitarie a favore degli ospiti. A tale proposito è in attivazione un coordinamento centrale , presso il Servizio sociale , delle richieste per l’accoglimento degli anziani non autosufficienti nelle strutture protette”

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