L'assemblea annuale dell’Associazione per il Museo della Seta di Como, svoltasi da remoto in data 16 giugno 2020, sono stati eletti i nuovi Consiglieri e i Revisori per il triennio 2020/2022.
La neo-nominata Presidente Giovanna Baglio, già alla guida della Associazione Ex Allievi del Setificio, affiancata dal vicepresidente, Maurizio Moscatelli, coordinerà la squadra indicata dagli associati.
Angelo Donati per Amici del ’27 e Associazione ex-allievi del Setificio, Gisella Introzzi e Francesca Paini per Comune, Provincia e Camera di Commercio di Como, Davide Gobetti per Confartigianato, Giovanna Baglio e Matteo Brenna per Confindustria, Paolo Piadeni per Confcommercio e, inoltre, Daniela Brenna, Maurizio Moscatelli, Andrea Taborelli e Federico Vitali, per le Società e le Persone fisiche.
Tra gli obiettivi della nuova Presidente, oltre alla riapertura dopo i mesi di stop forzato, vi è l’intento di proseguire con la valorizzazione del patrimonio esistente ereditato e con il lavoro incredibile svolto da Bianca Passera con il suo staff.
Tutto ciò consolidando il coinvolgimento di Enti e Associazioni che rappresentano la Cultura comasca, non solo quella strettamente legate al mondo del tessile.
Il Museo didattico della Seta vanta un patrimonio di macchine che affonda le sue radici nella “cultura economica” della lavorazione della seta, propria del territorio comasco, patrimonio arricchito negli anni da numerose donazioni e che suscita vivo interesse da parte di visitatori e studiosi. Tutta l’attività del Museo è incentrata non solo sul recupero, il restauro, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio museale, ma anche sulla ricerca e la raccolta di documenti, fotografie, libri, manufatti e campionari che approfondiscono i temi più disparati, dall’archeologia industriale al design, alla vita degli operai e degli industriali che tra le macchine e gli strumenti hanno arricchito la propria esperienza lavorativa.
Nel ringraziare tutto il Consiglio uscente per il proficuo lavoro svolto, si augura una costruttiva attività ai nuovi insediati ai vertici del Museo.
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