2020-06-05

Dal Monte Croce e da Brunate uno scatto che affascina! Il bacino lacustre di Como “disegna” un cuore

Dalle canzoni caratterizzanti il dolce stil novo di Guido Guinizzelli viene espressa lode alla donna, rappresentata non più per le sue fattezze umane ma per quelle angeliche. Era questa la grande novità degli stilnovisti, che tra l’altro confrontavano il sole con l’amore ma in modo strettamente legato, tanto da affermare che la luce è emanata dal sole così come l’amore non può esistere al di fuori di un nobile cuore.

Ecco allora che soltanto l’occhio romantico di Marjan Rabbani, iscritta all’ultimo anno della facoltà di “Arti visive” all’Accademia Aldo Galli di Como, poteva scorgere dal Monte Croce e da Brunate due “cuori” formati dalle rive che partono dal porto Sant’Agostino sino al suo prosieguo al limitare della strada Regina.

Osservando quelle panoramiche c’è in effetti da restare stupiti e non si può non pensare all’infinità di pubblicazioni (turistiche e non solo) del Lago di Como, in cui forse nessuno ha mai scorto la vera essenza di quelle vedute, viste e riprese come detto dal Monte Croce e da Brunate grazie allo sguardo illuminato di una studentessa persiana che da Lecco, dov’era domiciliata, si è successivamente trasferita a Como per frequentare l’Accademia cui da sempre, attratta dalle arti visive, ambiva iscriversi.

“Appassionato di poesia e non avulso dall’arte in generale - è il commento del poeta e scrittore lecchese Aristide Angelo Milani - quando Marjan mi ha sottoposto questi due scatti non mi sono accorto della geometria di un vero e proprio cuore, ma soltanto dalla sua voce, la “voce del cuore”, mi sono reso conto della svista”.
“Anziché mortificarmi - aggiunge - mi sono sentito illuminare, al punto che lo stato di grazia che mi ha pervaso non mi ha ancora abbandonato. E così inoltro le fotografie del “cuore lariano”, deducendone la “riscoperta” di un cuore che tutti, dal vivo o dalle pubblicazioni, abbiamo visto e seguitiamo a vedere ma che mai abbiamo scorto e che da oggi, finalmente, potremo osservare più attentamente grazie a Marjan”.

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