2020-05-28

Il “Tè del sabato” va oltre l’emergenza. Il filo del dialogo e della solidarietà non si spezza

In un volantino del Gruppo volontari assistenza agli anziani di Mandello i consigli per stimolare i familiari con problemi di memoria e disorientamento



(C.Bott.) Un’interessante opportunità per sentirsi meno soli di fronte a situazioni che possono isolare e un obiettivo: proporre attività di stimolazione della memoria per allenare e migliorare le capacità cognitive, in un ambiente accogliente. Da queste premesse era partito il Gruppo volontari assistenza agli anziani di Mandello nel momento in cui aveva deciso di proporre presso il centro diurno comunale “Giorgio e Irene Falck” una serie di incontri a cadenza mensile rivolti proprio alle persone con problemi di memoria, oltre che ai loro familiari.

“Episodi di disorientamento possono manifestarsi con l’avanzare dell’età – avevano spiegato i promotori del “Tè del sabato” - e questo aspetto dell’invecchiamento provoca un progressivo peggioramento della qualità di vita per gli anziani e per le loro famiglie. Ma il deterioramento cognitivo non deve essere considerato inevitabile o inarrestabile: è possibile rafforzare e migliorare la memoria e le altre capacità cognitive attraverso esercizi che costituiscono un allenamento della mente”.
Da qui la scelta di dare l’opportunità di incontrarsi, conoscersi e condividere esperienze, trascorrendo due ore insieme e svolgendo anche attività di intrattenimento specifiche alla presenza della dottoressa Francesca Mauri, psicologa, responsabile e coordinatrice del progetto.
L’emergenza coronavirus non ha tuttavia impedito al Gruppo volontari assistenza agli anziani di continuare a tessere quella rete di supporto tra le persone che presentano appunto difficoltà di memoria, i loro familiari e i volontari dell’associazione. Una “rete” costruita in oltre due anni di incontri e iniziative, una “rete” per non spezzare il filo del dialogo e della solidarietà. 
E’ nata così l’idea di predisporre un volantino in cui, preso atto che le misure di distanziamento sociale sono state estremamente pesanti, in particolare per coloro i quali si occupano di familiari con disturbi della memoria e del comportamento, vengono esplicitamente manifestate la volontà di guardare avanti e la determinazione nel mantenere aperto il canale del dialogo e dello scambio, seppure a distanza.
Il volantino propone una serie di consigli per stimolare e intrattenere in modo efficace chi presenta problemi di memoria e disorientamento. “In primo luogo - si legge- occorre creare una routine in cui inserire le varie attività della giornata: qualcuno avrà dovuto rinunciare alla presenza di altri familiari o all’aiuto di una badante, a causa del distanziamento sociale. Tuttavia è fondamentale che la giornata sia scandita dall’alternarsi (il più possibile puntuale) dei momenti dell’igiene e della cura del corpo (lavarsi, vestirsi, pettinarsi), dell’alimentazione e delle attività, che devono essere commisurate alle capacità del nostro caro, ma anche dargli la possibilità di sentirsi ancora attivo, utile e efficace”.
Per quanto riguarda le attività da svolgere, il consiglio è di partire dalle abitudini e dagli interessi coltivati nell’arco della loro vita. “E’ importante - si afferma - che vengano proposte attività che si legano alla loro storia personale: se propongo di colorare o dipingere a una signora che non ha mai amato disegnare difficilmente attrarrò la sua attenzione e catturerò il suo impegno. Quindi non è necessario proporre “cose nuove” o “cose diverse”, basta dare la possibilità di aiutare nel piegare i panni o sistemare gli armadi o, per i signori, chiedere aiuto a separare le viti dai chiodi (che avremo precedentemente mischiato). Il tutto senza pretendere che sia ben fatto ma concentrandosi sul sentimento di essere utili che il fare suscita nel nostro familiare”.
“E’ anche possibile - si aggiunge - introdurre momenti di svago attraverso il canto, o ascoltando la loro musica preferita (in genere la musica della loro giovinezza), oppure guardando vecchie fotografie e stimolando ricordi e racconti di un passato ricco di emozioni e sentimenti”.
Poi altri consigli: “Per prevenire il manifestarsi della “sindrome del tramonto” (la tendenza a provare agitazione e ansia nel momento della giornata che coincide proprio con il tramonto del sole) è ottimale accendere una forte luce nella stanza in cui si trova il nostro familiare ben prima del tramonto e ricordare che una buona illuminazione negli ambienti chiusi e trascorrere un po’ di tempo sul terrazzo o in giardino giova particolarmente a chi ha problemi di memoria”.
Infine, ma non certo ultimo per importanza, il messaggio riguardante la possibilità di restare in contatto con la dottoressa Francesca Mauri, il cui recapito telefonico è il 348-92.74.227, oppure inviando una e-mail all’indirizzo francesca.mauri5@libero.it.
Altri due riferimenti sono Sonia e Paola, rintracciabili rispettivamente al 339-56.29.437 e al 349-74.06.643.

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