2020-04-11

L’INTRAMONTABILE MEMORIA DEL MAESTRO SACCHI A QUATTRO ANNI DALLA SCOMPARSA

di Germana Marini - “La dipartita di un personaggio tanto dotato, sotto il profilo umano e artistico,
non può che essere vissuta come un’inconsolabile perdita, uno strappo al cuore
per chi aveva avuto il bene di conoscerlo” : così ho scritto in occasione della scomparsa dell’insigne Maestro Francesco Sacchi, avvenuta nel 2016.

Apprezzato compositore, arrangiatore, direttore dei cori “Nives” di Premana e del “Coro Alpino Lecchese”, Sacchi era un musicista “a tutto campo”, dalla vastissima
produzione artistica.

Sono trascorsi quattro anni da quando, subito dopo avere diretto per l’ultima volta
con grande successo a Premana il suo amatissimo “Coro Nives”, è stato vittima di
un ictus, che non gli ha lasciato scampo, ma il suo ricordo rimane in tutti vivissimo. E, sabato 11 aprile, alle ore 11,30, su Rai 3, nella trasmissione “Italia che resiste”,  il Coro Nives sarà protagonista con un filmato canoro.

<< Si può proprio dire che il Coro Nives costituisse per lui una vera e propria “seconda famiglia”, confida la figlia Monica, stimata concertista, che del padre ha ricalcato fedelmente le orme, << un amore esclusivo e grandissimo >>.
Va posto in risalto che il Maestro Sacchi, lecchese purosangue, dopo l’essersi
diplomato in pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e in composizione al “G. Nicolini” di Piacenza, ha insegnato nelle scuole, in veste di armonizzatore.

Acutissima la sua sensibilità per il canto popolare, che l’indusse a coltivare la genuina qualità di questa forma espressiva, con lusinghieri pronunciamenti di
autorevoli critici. Valga per tutti ciò che ebbe ad affermare in Sala Ticozzi l’allora
Prevosto di Lecco, mons. Roberto Busti, relativamente al CD “Nuova Luce”, firmato
da Sacchi e dalla sua pupilla, l’autrice e compositrice Sabrina Lavecchia, edito da
“Multimedia San Paolo”: <<Un eccezionale sodalizio, grazie al quale non è azzardato dire che “la lecchesità abbia sposato la mondialità” >>.

Numerose sono inoltre le liriche di poeti dei nostri luoghi, da Sacchi musicate, tra
cui quelle di Antonio Bellati, Carlo Del Teglio, Aristide Milani, Walter Orsati e della
sottoscritta.
<< A papà sono stati tributati eclatanti riconoscimenti ben oltre il territorio 
lecchese >>, Monica sottolinea, << avendo tanto viaggiato nell’ambito dell’Italia
e all’estero . Svariate parimenti le tournée degli anni 60 con mia mamma Adila Maggioni che, accompagnata al pianoforte dal marito, deliziava  il pubblico con la sua bellissima voce >>.

E’, a conclusione, auspicabile che allorché questo allarme procurato dal  “Coronavirus” scemerà, possa aver luogo un ulteriore omaggio a questo
singolare maestro e alla sua musica , in grado di suscitare emozioni profonde,
di “servire la parola e di parlare allo spirito”!

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