Il presidente Fnaarc Lecco: "Grande incertezza. Bene il chiarimento del ministero dell'Economia: anche per gli agenti ci saranno i 600 euro"
Inizialmente sembravano essere stati esclusi dal bonus da 600 euro previsto per professionisti e autonomi per via del doppio obbligo contributivo e dell’iscrizione all’Enasarco.
Invece la risposta fornita sabato scorso dal Ministero dell'Economia ha portato un po' di serenità tra gli agenti di commercio, come conferma il presidente Fnaarc Lecco, Andrea Secchi: "C'è stata grande incertezza per noi dopo il decreto "Cura Italia" tant'è che a livello nazionale era stata mandato una lettera direttamente al Governo per chiedere delucidazioni. Ben venga questo chiarimento del ministero, che ha aggiornato le Faq sul suo sito, spiegando che la categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio rientra nella platea di beneficiari del bonus di 600 euro, in particolare da quella individuata dall’articolo 28 del decreto 18/2020 "Cura Italia"".
Il dubbio era questo: nell’individuare l’ambito soggettivo di applicazione il decreto fa riferimento ai soggetti iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Ma siccome la gestione previdenziale integrativa presso la Fondazione Enasarco ha carattere obbligatorio si poneva la necessità di chiarire se il riferimento dell'articolo 28 fosse da intendersi relativo alle gestioni obbligatorie di primo pilastro e non anche alla gestione integrativa speciale, che è tipica solo della categoria degli agenti e rappresentanti di commercio Un’interpretazione letterale della norma avrebbe di fatto portato ad escludere la categoria da noi rappresentata dal beneficio di un’indennità una tantum di 600 euro.
La lettura data negli scorsi giorni dal Ministero dell’Economia ha invece aperto le porte anche agli agenti: "L’interpretazione inclusiva infatti tiene conto del particolare doppio obbligo contributivo a cui la categoria degli agenti di commercio deve sottostare".
La categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio dunque potrà fare richiesta dei 600 euro seguendo la procedura Inps e non farà invece parte dei beneficiari del reddito di ultima istanza come invece sembrava in una prima fase. "Accogliamo con favore questo cambiamento di posizione, dunque, che riallinea la direzione del Ministero con le rassicurazioni istituzionali precedentemente ricevute dalle associazioni di categoria. Per noi era anche una questione di principio. Così come riteniamo importante che per ora l’erogazione avvenga senza parametri di reddito come nel reddito di prima istanza".
Un altro importante aiuto arriverà anche da Enasarco, che ha stanziato più di 8 milioni per la categoria. Il Consiglio di Amministrazione ha infatti deliberato all’unanimità lo stanziamento economico in favore degli agenti in difficoltà, applicando tutte le misure attualmente praticabili, incrementando ulteriormente le risorse per un totale di oltre 8,4 milioni di euro. Il Consiglio ha deliberato anche una variazione al bilancio per incrementare questa dotazione di ulteriori 2 milioni di euro. "E' un segnale importante di attenzione da parte di Enasarco: aspettiamo che vengano definiti criteri e modalità di erogazione che permettano di accedere in modo semplice e rapido alle misure di sostegno per gli iscritti in difficoltà", conclude Secchi.
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