2020-03-31

“…D’un manto di neve proteggi la terra infettata dal virus”. La poesia di Aristide Angelo Milani si fa preghiera

Si coniuga con l’excipit del “X agosto” di Giovanni Pascoli e farà parte del libro “Incipit excipit” di prossima uscita


Si intitolerà Incipit excipit e lo sta scrivendo il lecchese Aristide Angelo Milani. Il perché del titolo è presto detto. La pubblicazione riporterà infatti proprio gli incipit e gli excipit di poesie dello stesso autore, alcune già pubblicate altre inedite.

Tra queste composizioni ve n’è una che - per così dire coniugata con l’excipit del X agosto di Giovanni Pascoli, poesia composta in memoria del padre Ruggero ucciso in circostanze misteriose il giorno di San Lorenzo - diventa una sorta di invocazione in questo periodo contrassegnato dalla paura e dall’angoscia per il diffondersi del coronavirus e così recita: E tu, cielo dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! D’un manto di neve proteggi la terra infettata dal virus.
“L’ho composta casualmente - dice Milani - come invocazione alla Madonna della neve che debellò la peste in anni lontani. Devo ammettere che mi ha dato una grande energia. Sono credente e alla fine l’ho avvertita come un ideale antivirus”.
Nelle settimane, nei giorni e nelle ore dell’emergenza anche una poesia può farsi preghiera.

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