2020-02-10

ECOMUSEO ADDA DI LEONARDO

L’ Ecomuseo Adda di Leonardo, che coinvolge il Parco Adda Nord promuove il territorio compreso nelle province di Lecco, Milano e Bergamo.
Cesare Perego - Esso, è il riflesso di una realtà culturale straordinariamente ricca e vivace capace di trasmettere valori e testimonianze della nostra gloriosa storia. Luogo di sviluppo culturale ed economico dove si conserva e trasmette alle generazioni future quella rete di saperi, conoscenze e tradizioni che sono alla base della nostra comunità e rappresenta uno scrigno di inestimabile valore che le comunità locali contribuiscono a custodire in modo straordinario.

Ciò che lo caratterizza è la presenza dell’acqua; il suo territorio, con scorci suggestivi, si snoda lungo il fiume Adda e accoglie i navigli di Paderno e della Martesana. Ma l’originalità è data dai segni della presenza di Leonardo da Vinci che soggiornò in questi luoghi dal 1507 al 1513, apportando un notevole contributo culturale, teorico e pratico. Il percorso dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, percorribile a piedi o in bicicletta, inizia alla porta Nord, al traghetto che collega Imbersago a Villa d’Adda attraversando il fiume Adda. Si segue la strada sterrata per giungere alla diga di Robbiate costruita per alimentare il canale Edison. Per sfruttare il salto fra i due livelli, a monte e a valle della diga, fu realizzata la centrale Semenza. Dal fiume si vede il ponte di Paderno d’Adda, un arco di ferro proteso da sponda a sponda. Poco a valle del ponte una seconda diga, realizzata con lunghe aste di legno dette panconcelli, attraversa obliquamente il fiume e origina il naviglio di Paderno.
Ai Tre corni ha inizio il tratto degli “scorci leonardeschi”. Qui, Leonardo pensava di realizzare lo sbarramento dell’Adda da cui far partire il naviglio. Affacciandosi sul fiume, si possono ammirare i tre massi erratici. Dopo quasi un chilometro appare la  “conchetta” primo degli otto salti compiuti dal  naviglio di Paderno. A seguire, la Conca Vecchia, la Conca delle Fontane, la Conca Grande, la Conca di Mezzo. Da ammirare oltre a queste bellezze lo Stallazzo un tempo stazione per ricovero e cambio di cavalli che risalendo l’Alzaia rimorchiavano controcorrente i barconi. Il Santuario della Madonna della Rocchetta, la centrale Bertini costruita dalla soc. Edison per rifornire di energia elettrica la città di Milano 1898, la centrale Esterle di Cornate d’Adda dall’architettura monumentale che richiama il rinascimento lombardo.
Proseguendo si arriva a Trezzo sull’Adda, “Città d’arte” dal notevole patrimonio architettonico, il castello Visconteo, la centrale Taccani , l’antica deviazione del naviglio Martesana 1457-1463,il Santuario della Divina Maternità, nonché Villa Gina sede del parco Adda Nord.
Come tutti gli Ecomusei Lombardi, interviene nello spazio della comunità, nel suo divenire storico, proponendo come “oggetti del museo” non solo i manufatti della vita quotidiana, ma i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione.
Tra i segni e le testimonianze della storia si incontrano anche  vestigia celtiche, longobarde e romane, opere idrauliche della bonifica benedettina altomedioevale, castelli medioevali e rinascimentali, chiese, santuari, centrali idroelettriche filatoi e opifici cotonieri di inizio secolo e il Villaggio operaio di Crespi, patrimonio dell’Unesco.
Attraverso l’educazione a un turismo consapevole e ad uno sviluppo sostenibile, sia da parte delle popolazioni residenti che da parte dei turisti, le realtà ecomuseali come questa hanno modo di accreditarsi sul territorio come custodi e i garanti della cultura vissuta e delle tradizioni.

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