2020-02-24

Cultura. La Milano di Cesare Colombo in mostra per 4 mesi al Castello Sforzesco

Il Comune di Milano rende omaggio con una grande mostra a Cesare Colombo, uno dei più importanti fotografi e studiosi della fotografia del Novecento.
Curatore di importanti mostre e animatore di dibattiti, sin dal Dopoguerra Cesare Colombo ha contribuito a far crescere la cultura fotografica in Italia e oggi, grazie a 100 immagini tutte milanesi, selezionate e donate al Comune di Milano dagli eredi, responsabili dell’”Archivio Cesare Colombo”, il suo grande talento è in mostra nella rassegna “Cesare Colombo. Fotografie/Photographs 1952-2012”.

L’esposizione, curata da Silvia Paoli, responsabile del Civico Archivio Fotografico, con Sabina e Silvia Colombo, è allestita nella Sala Viscontea da Italo Lupi, amico e compagno di strada del grande fotografo, e resterà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 14 giugno 2020.
Quasi quarant’anni, una vita, dedicati da un fotografo a vedere Milano, grande città italiana e nello stesso tempo simbolo di una qualsiasi grande città del mondo: scriveva così Corrado Stajano nel 1990 sul catalogo Alinari che accompagnava la prima grande mostra milanese di Cesare Colombo, allestita all’Arengario. Dopo tre decenni una nuova rassegna riprende e completa l’eredità lasciata per restituire un nuovo affresco dell’attività fotografica dedicata da Colombo alla sua città, nella quale le foto più conosciute si uniscono a immagini inedite e a vere e proprie riscoperte d’archivio.
Il percorso espositivo, diviso in sei sezioni, comprende oltre 100 fotografie in cui Milano viene descritta nei suoi molteplici aspetti culturali, politici e sociali e offre un vivido racconto biografico lungo sessant’anni (1952-2012) di sviluppo urbano, trasformazioni del lavoro e mutamenti del tessuto sociale. Il mondo delle fabbriche e le manifestazioni sindacali, le rivolte studentesche e le periferie; ma anche uno sguardo attento su una città in continuo cambiamento, che produce e crea: le fiere e i negozi, la moda e il design, l’arte e lo spettacolo. Punti di vista di una città ‘abitata’ di uno dei suoi più attivi interpreti.
L’allestimento e la grafica di Italo Lupi aiuteranno il visitatore a ricostruire la figura di Cesare Colombo nella sua complessità. In mostra un “tavolo biografico”, lungo venticinque metri, ricostruisce infatti la vita di Cesare Colombo dalla sua formazione giovanile, ai primi lavori, ai progetti di comunicazione pubblicitaria, alla sua vita familiare, alle sue molte collaborazioni con l’editoria, all’impegno politico e ai suoi impegni culturali.
Un affresco coloratissimo che fa da contraltare al rigore delle fotografie in bianco e nero, affiancato da un altro lungo tavolo più sobrio di colori e grafica, con brani di suoi scritti e citazioni di differenti testi critici e letterari.

Il catalogo a cura di Silvia Paoli, edito da Silvana (ita-eng) contiene il saggio critico del curatore (Oltre i bordi dell’inquadratura. Cesare Colombo 1935-2016, fotografo, storico, critico), una sezione dedicata all’allestimento con una nota di Italo Lupi e ricchi apparati bio-bibliografici a cura di Sofia Brugo. Tutte le fotografie sono riprodotte nel volume divise secondo le sezioni della mostra: Album Metropolitano, Stagioni di lotta, Offerte di lavoro, Ingresso Libero, La città della moda e del design, Arte in scena.

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