2020-01-18

EMILIO ALBERTI ACQUA Omaggio a Benedetto Giovio

25 GENNAIO – 23 FEBBRAIO 2020
A cura di Michele Caldarelli

INAUGURAZIONE  Sabato 25 gennaio 2020 alle ore 16.00
Con intermezzo musicale 




Con la mostra di Emilio Alberti si apre il calendario degli eventi del Centro Civico Fabio Casartelli. L’Amministrazione Comunale di Albese con Cassano ha scelto di ospitare le opere di questo artista comasco riconosciuto a livello internazionale per la loro peculiarità, Alberti sviluppa una ricerca originale intorno al tema dell’acqua, argomento sul quale si fonda il Museo Etnografico e dell’Acqua che nel Centro Civico ha sede e che ospita l’esposizione.

La mostra “Acqua” è stata recentemente allestita a Palazzo Pretorio di Chiavenna e in precedenza le opere di Alberti sono state esposte al Broletto a Como, al Castello di San Pelagio presso Padova, a Palazzo Ducale di Revere, Mantova, alla Fondazione Extrafid di Lugano. Mostre ogni volta rinnovate e arricchite di nuovi spunti e sollecitazioni.
L'acqua di Emilio Alberti è sorgente di vita, elemento di purificazione o di rigenerazione. Elemento primordiale, costitutivo simbolico delle origini del mondo, sostanza genitrice e veicolo di trasformazione, la cui superficie separa il cielo dalle profondità abissali. Ora specchio immobile, riflettente come lo stagno di Narciso, ora flutto tumultuoso e violento, causa di naufragio. 
Forse perché tutti nasciamo dall’acqua, nel liquido amniotico in cui fluttuiamo all’inizio della vita; o forse perché i primi esseri viventi, organismi unicellulari, si svilupparono nell’acqua; o perché l’acqua ritorna come elemento simbolico nei miti di fondazione del mondo. Qualunque sia la ragione, nell’acqua continua a vivere un’energia creativa ancestrale. I suoi aspetti, le sue nature, nutrono l'immaginazione, penetrano il mistero dell'esistenza ispirando la narrazione letteraria, la creazione artistica, la speculazione filosofica.
Emilio Alberti ne racconta la storia: fatta di cascate impetuose, di piccoli sassi gettati in laghi quieti, di rimbalzi di gocce e di vortici, di tempesta e di calma. 
Questa personale mette in mostra una serie di lavori nei quali si riconosce ancora una volta l’inconfondibile mano dell’artista e l’originalità della sua ricerca sull’interazione tra i materiali. Dalla bidimensionalità della tela dipinta si spinge verso il rilievo della scultura con l’utilizzo di stucchi e di alluminio. L’effetto è quello del colore che si apre per lasciar spazio alla materia che a sua volta entra in dialogo con la luce e i suoi bagliori metallici. L’acqua, soggetto delle opere, viene rappresentata con un sapiente uso della materia pittorica, quasi a svelare i segreti degli elementi racchiusi nella trasparenza di una goccia.

Nello spirito del Museo Etnografico e dell’Acqua la mostra di Emilio Alberti si incentra oltre che sull’acqua anche sul territorio, con una dedica simbolica al libro di Benedetto Giovio “Le fontane dei dintorni di Como. Carmi” del 1529, che viene stralciato nelle schede esposte in mostra.



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