2019-12-11

PRIMO PREMIO A GERMANA MARINI NELLA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE DI POESIA “UN NATALE DI PACE”

di Giovanni Alessi Ancora una volta la scrittrice e poetessa Germana Marini ha avuto il pregio di vedersi attribuire il Primo Premio assoluto per la Poesia, nell’ambito di una Competizione Internazionale, che ha registrato una ingente adesione di poeti e scrittori, per trattare di “Un Natale di pace”, questo il titolo del Premio Letterario stesso, promosso dalle Edizioni “Tigulliana-ANPAI” di Santa Margherita  Ligure.

Alla presenza del presidente, professor Marco Delpino, della giuria e di varie
autorità del mondo culturale e civile, la cerimonia di premiazione si è svolta domenica 8 dicembre a Santa Margherita Ligure, nel gremitissimo salone della Tigulliana.
Dopo la consegna dell’onorifico attestato e della relativa targa, la Marini è stata omaggiata di copie del volume antologico, recante i suoi premiati testi, unita_ mente a quelli di segnalati autori.

Assai apprezzato e incisivo l’intervento del professor Marco Delpino, che ha delineato un ritratto assai lusinghiero di Germana Marini, sia sotto il profilo
umano che letterario, rammentando come l’anno 2013 nel medesimo concorso
ella abbia già riscosso il Primo Premio per una lirica dedicata a papa Francesco
e inserita in un’antologia, da lui donatagli in piazza San Pietro.
La Marini ha quindi dato, al termine, lettura di tre, fra le composizioni poetiche
risultate vincitrici, le quali inneggiano alla fratellanza tra i popoli tutti, deprecan_
do lo spargimento di sangue innocente, onde placare la sete di dominio, di sopraffazione, di rivalsa, ben rappresentata nei versi di DISARMARE I CUORI ! :
“Finché il prestigio / di chi detiene il potere / si espliciterà nell’impiego / selvaggio
e criminale / d’apparati bellici, / il disarmo dei cuori, / unica salvezza / di un genere umano / a concreto rischio / d’imbarbarimento / e estinzione, / sarà pura utopia”.
Molto applaudita è stata soprattutto la drammatica composizione , intitolata

11 SETTEMBRE 2001, UN ANNO DOPO

Terrificanti avvoltoi sull’Occidente / imperverseranno ancora, / a colpire la nostra
“invulnerabilità”, / le nostre false certezze, / il nostro status symbol di cartapesta, /
nel cuore. / L’inferno di Manhattan divamperà / in ogni dove, / e nessuna 
strategia, per quanto astuta, / sventerà gli attacchi. / Riedificare… / Ma riedificare
torri e vessilli / a che serve, / se il dragone dell’odio fratricida / prevale? /
E’ nell’offuscamento delle coscienze / che il subdolo male si  cela, / che la minaccia peggiore s’insidia! / Lugubri avvoltoi sul mondo / incomberanno ancora, / se i popoli non estirperanno il cancro / dell’egoismo e dell’intolleranza / dal cuore!

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