2019-11-20

LA VIA MENO BATTUTA - Tutto quello che mi ha insegnato la montagna” di Matteo Della Bordella

460 pagine – copertina rigida – sovra copertina a colori con alette – formato cm. 14x22 – 
Euro 19.00 – Pubblicato per Rizzoli da Mondadori Libri S.p.A. 




Renato Frigerio Libri di alpinismo e di montagna ce ne sono passati ormai molti tra le mani, e non era difficile capire già dal loro titolo quale fosse l’argomento che ci veniva offerto. Ben diversa è la situazione per un libro che ha per titolo “La via meno battuta”: certo interessante e provocatorio, ma che non induce a pensare subito che anche qui si tratti di alpinismo. Invece è proprio così: diciamo che c’è tanto alpinismo, soprattutto come filo conduttore, ma inquadrato dall’autore in un avvincente racconto autobiografico, ricco di penetranti riflessioni.
Il giovane alpinista che l’ha scritto ci parla di come, ancora ragazzino, attirato dalla passione del padre, con il quale ha un rapporto armonioso, con lui inizia a frequentare la montagna e ad apprezzare le soddisfazioni che trova ad arrampicare su pareti sempre più impegnative. Il tempo trascorre nell’intensità della dedizione allo studio, dove emerge senza faticare, e ancora più all’arrampicata a livelli sempre più crescenti. Della montagna si innamora perdutamente, ma non fino al punto di non detestarla quando la trova nella veste crudele che gli strappa l’amato genitore o quando lo sconvolge per una serie di problemi e di rischi che lo avevano esasperato in una difficile ascensione. Sembra che per un po’ la montagna non gli dica più nulla, ma la forza dell’amicizia con altri alpinisti, gli fa presto riaffiorare il primitivo amore. Integrandosi in un prestigioso gruppo alpinistico, che ha intravisto in lui straordinarie potenzialità, riparte con pieno entusiasmo verso i livelli che un tempo gli sembravano inaccessibili. Ora la montagna è tutto per lui, e lo si vede quando, conseguita la laurea in ingegneria a pieni voti, mentre gli viene offerta una carriera lusinghiera e remunerativa, non esita ad optare per l’alpinismo a tempo pieno. Quello che seguiremo d’ora in poi sarà la lunga e rapida rincorsa di Matteo Della Bordella verso le pareti verticali che lui predilige nel suo rapporto con la montagna, che lui rincorre in ogni parte del mondo, rendendosi superbo protagonista di arrampicate impressionanti. 
Il racconto che ne fa si articola con resoconti e considerazioni, in un discorso scorrevole e avvincente, che certamente ci introduce in un mondo che ci era in certo modo sconosciuto. Ma non possiamo non tener conto che questa è una vera autobiografia, anche se si ferma ai primi 35 anni dove è arrivato questo giovane alpinista che ha scelto di orientare la sua vita su un percorso che avanza molte ed esclusive pretese, e per questo motivo non viene preso comunemente in considerazione. 
L’appassionante rassegna di tante eccitanti avventure del giovane autore, ora ai vertici dell’alpinismo italiano, su stupende pareti strapiombanti, intende anche esprimere il suo sentimento riconoscente verso la montagna per tutto ciò che gli ha insegnato. 



            Renato Frigerio 

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