2019-11-03

CONCORSO LETTERARIO MONDO ARTIGIANO I vincitori dell’edizione 2019

Sono stati annunciati questa sera, nel corso della cerimonia di premiazione alla Mostra dell’Artigianato, i vincitori del concorso letterario nazionale Mondo Artigiano.


Il concorso, che da 14 anni invita il pubblico a raccontare, attraverso poesie e brevi racconti, il mondo dell’artigianato e le sue molteplici sfumature, è uno degli eventi più attesi e partecipati della Mostra. Le opere in concorso per l’edizione 2019 sono state 83 di cui 37 racconti e 46 poesie. La Giuria, presieduta da Rosanna Pirovano e Vito Trombetta, ha molto apprezzato i lavori pervenuti al punto che, oltre ad individuare le migliori tre opere per ciascuna categoria, ha voluto assegnare delle menzioni speciali.



Si è classificata prima nella categoria Narrativa Rita Bontempi di Ancona con il racconto dialettale “Milia: la prima latarola de Falcunara”. Secondo i giurati, questo lungo racconto scritto in marchigiano stretto, stupisce per bellezza, intensità e ritmo. E’ come un dipinto, un quadro che riecheggia lontane memorie anche del nostro territorio dove i contadini mandavano le donne a vendere il latte alle famiglie del paese, in bottiglie di vetro che molti avevano lasciato vuote fuori dalla soglia di casa, per lo scambio, ecologico, senza che nessuno lo sapesse.
Emilia, Milia in dialetto, è una donna forte, coraggiosa, immune ad ogni epidemia perché racconta la scrittrice, ha sempre tra i denti uno spicchio daglio.
E nello svolgere della lunga vita della Lattaia, si scoprono i primi inquinamenti, gli incendi devastanti, la sua furbizia nel trattare con gli allevatori, e la dimestichezza coi numeri pur da semianalfabeta, perchè non si portava dietro la matita, faceva i conti a memoria senza sbagliare di un centesimo. Era famosa perchè onesta, e alle mamme in ansia per i figli gracili, garantiva latte non annacquato e munto da una sola mucca, che pare fosse garanzia di efficacia, e lo portava in giro per Falconara sulla schiena di un somarello. Le guerre, i disastri ambientali, il coraggio e la fatica del vivere, sono già soggetto per una sceneggiatura.

Al secondo posto il racconto “Quando ero solo” di Maurizio Guaitani. Secondo la Giuria si tratta di un racconto molto originale, scritto bene e con un ritmo che tiene legati ai fogli senza lasciar spazio a intervalli, tanto la curiosità imbriglia il lettore. Ha il fascino delle parole scritte e quelle lasciate intendere, che ne fanno una pièce quasi teatrale, con un testo che può essere recitato o letto con efficacia.


Terzo posto per Norberto Mazzucchelli con il suo “Un artigiano in corsia”. Questa la motivazione dei Giurati: “Leggere questo raccontoè stato una corsa fino alla fine, in attesa di quell’accadimento che porterà il lettore a scoprire come va a finire, da sempre la caratteristica dei racconti migliori. Laffascinante protagonista, pieno di sogni e di sfiga (permettete la scivolata ma qui ci voleva) risulta simpatico fin dalle prime parole. La notazione sul margine è ancora lì, a matita: Parabola”.

La menzione speciale per questa categoria è andata a Cristina Giuntini con “Una storia montenegrina”, racconto di guerra e di attesa, scritto in modo poetico e molto delicato.



Per la categoria poesia vince “Era di maggio” opera della toscana Tiziana Monari, con la seguente motivazione: “Quanti odori in questo maggio, quanti ricordi, profumi e colori suscitano parole come rose e menta, il frinire delle cicale o la genziana nellocchiello. Poesia pura, rimpianto, bellezza, e quella Singer che cuce sogni quando imbastisce la prova di un abito da sposa dopo averlo disegnato col gessetto, ha la suggestione dei semplici gesti del fare. Affascina davvero questo Era di Maggio e diventa proprietà di chi la legge, perchè ognuno ritrova con tristezza quella carezza mai data, quel tempo negato, quelle immagini quotidiane e quei gesti che ci erano passati accanto inosservati, e che ora ritornano vivi e brucianti come un pungolo che non spegne la propria brace, e conclude tristemente: 

        
“…in quei giorni che contano mancanze
          ed hanno stelle dolorose sulla porta.

Primo premio davvero meritato”.

Al secondo posto, la poesia in dialetto calabrese Eu nun m’arraggiu (Io non mi arrabbio) di Alfredo Panetta.Io non mi arrabbio, dice il poeta calabrese. E ne spiega il perchè: osserva con tristezza il collega che si da da fare solo quando passa il caporeparto. Ma insiste a restare in pace con sé stesso, anche se viene a lungo deriso. Lui sa, ha dentro di séla giustezza della sua vita, lui conosce bene la differenza tra unassenza e una perdita e che la prepotenza dura il tempo di una rosa. In fondo, il collega prepotente è un povero sfortunato perchè non sa amare il suo lavoro, e questo finale poetico e filosofico, ci consegna una granitica forza interiore. Invidiabile.

Terso posto per Siet (Strappo), dAldo RossiIn lingua friulana, è una poesia breve ma intensa. Dedicato alla sartina del mio cuore dice così tanto in dodici righe, che merita largamente il terzo premio. Infine una menzione speciale per Braccio di ferro dFlavio TamitoAvvince questa poesia, in perfetto endecasillabo e con ritmo così calzante che vien voglia di cantarla. Puro Rap. E’ unamara considerazione di quel mondo del ferro, del tondino, degli altiforni che sparisce con lavvento delle multinazionali: Se parte lItalfond col proprio bond, si blocca lArtigiano in un second.

Le opere ammesse al concorso sono state raccolte in un’antologia che verrà regalata a tutti i partecipanti.


46^Mostra dell’Artigianato
Dove:             Quartiere espositivo Lariofiere – Erba (CO)
Quando:          dal 26 ottobre al 3 novembre 2019
Promotori:      Confartigianato Imprese Como, Confartigianato Imprese Lecco
Web:               www.mostrartigianato.com

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