2019-10-24

COMMOSSO TRIBUTO DEL CORO NIVES DI PREMANA AL SUO GRANDE MAESTRO FRANCESCO SACCHI

Dedicata a lui la Sala Civica, ove un suggestivo dipinto e il pianoforte,  donato dalla figlia Monica di Sacchi  alla Comunità, restano a suo imperituro ricordo



di Germana Marini E’ proprio vero il detto che “gli artisti non muoiono mai”. Un’affermazione, questa, che ben si attaglia a quanto avvenuto per il noto maestro di musica Francesco Sacchi, apprezzato compositore, arrangiatore, direttore di cori, musicista “a tutto campo”, dalla vastissima produzione artistica.

Tre anni sono trascorsi da che si è involato verso gli eterni lidi, ma la di lui figura e memoria rimangono vivissime, tanto nella sua Lecco che a Premana, ove dal 1969 al 2016 ha diretto il Coro Nives, sino all’ultima, applaudita serata, nella quale al suo ritorno a casa l’ha colto quel fatale malore, che non gli ha lasciato scampo.
Un sodalizio, quello di Sacchi con il suo tanto amato coro, coronato dall’inaugurazione nella Sala Civica a lui dedicata , in cui in una pregevole opera dell’artista premanese Alessandra Rusconi il maestro Sacchi è immortalato al pianoforte. Nella sala stessa fa bella mostra di sé il piano che la figlia Monica  ebbe a donare alla comunità di Premana. 

Visibilmente emozionata la moglie, Adila Maggioni, e i figli Monica e Antonello, che si sono detti profondamente commossi dal tributo di cui il loro caro è stato fatto oggetto, rievocando come con il trascorrere del tempo faticasse ad onorare il settimanale appuntamento a Premana, che non avrebbe per motivo alcuno eluso. << Indescrivibile >>, si sono espressi, << il suo entusiasmo per il successo riportato nel corso di quella che si sarebbe rivelata essere la superlativa (e conclusiva), sua direzione del coro >>.
Con gli occhi lucidi, erano tutti presenti i rappresentanti del Coro Alpino Lecchese e di quello Cum Corde. Francesco Bussani, che è succeduto a Sacchi nella direzione del Nives, ha infine eseguito al piano “La farfalla”, composta dal suo predecessore. Circostanza in cui è serpeggiata tra gli astanti “un’emozione a pelle”.
La Sala Civica e il posizionato pianoforte saranno ora adibiti a corsi di musica, a beneficio di bambini e ragazzi, proprio come nelle intenzioni della famiglia, perpetuando in tal modo il ricordo di un artista, la cui edificante musica “serviva la parola e parlava allo spirito”.

Sarà la figlia Monica, ora, validissima professoressa di pianoforte, a raccogliere la sua eredità sotto il profilo artistico. Lei che ha di recente lasciato Sanremo, ove risiedeva, per trasferirsi a Lecco, dove ha intrapreso una gratificante attività di insegnante, concentrata segnatamente presso la Scuola Caterina Cittadini di Calolziocorte e  il noto Studio Musicale “Mi Sol” di Corso Martiri a Lecco. << Un ritorno, il mio, sempre intimamente auspicato dal babbo >>, ha, con una punta di rimpianto, ammesso.

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