2019-06-16

Casinò, la soluzione slitta ancora

Claudio Redaelli - Altre due settimane di attesa. La relazione con cui il commissario governativo Maurizio Bruschi avrebbe dovuto tracciare le possibili ipotesi per il futuro della casa da gioco di Campione d’Italia slitta alla fine del mese. 
La conferma è arrivata dallo stesso Bruschi, contattato ieri pomeriggio al telefono dal Corriere di Como. «Sì, ci vorrà ancora qualche giorno – ha detto il commissario – Prima di chiudere il mio incarico aspetto anche la sentenza del 27 giugno prossimo con cui il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso contro la sospensiva della mobilità in municipio».  Un incarico che sarebbe in realtà dovuto durare 45 giorni e che adesso si allunga così di altri 15. 
Bruschi era stato infatti nominato il 19 marzo scorso, avrebbe perciò dovuto consegnare la sua relazione nei primi dieci giorni di maggio. La situazione è talmente complicata che non sono sin qui bastati tre mesi per capire come uscirne. Tuttavia, il collegamento tra la sentenza del Consiglio di Stato e la soluzione per il Casinò non è del tutto evidente.  Lo stesso commissario prefettizio Giorgio Zanzi sottolinea come «dal punto di vista tecnico le due cose sono separate, ma è anche chiaro come i due atti (la relazione e la sentenza, ndr) siano in grado di dare una svolta al sistema Campione».  Da un lato, infatti, Bruschi dovrebbe spiegare in che modo sia possibile riaprire la casa da gioco e in quali tempi. Dall’altro lato, con la sua pronuncia il Consiglio di Stato può nei fatti “alleggerire” moltissimo il bilancio del municipio, tuttora gravato da un numero di dipendenti elevato (89). Bisogna peraltro ricordare che gli impiegati del Comune di Campione non ricevono lo stipendio da 17 mesi, per quanto sul piano formale il bilancio dell’ente continui a essere gravato da uscite per il personale pari a circa 1,2 milioni di franchi svizzeri al mese.

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