2019-05-29

NICOLA VILLA ENTRÉE RÉSERVÉ Transizioni 2009 - 2019


Le nuove opere dell’artista lecchese
in mostra al Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio


“Entrée Réservé. Transizioni 2009-2019”. Dieci anni dopo, l’artista lecchese Nicola Villatorna a immergersi nel “suo” Grand Hotel Villa Serbelloni, la fascinosa e intrigante avventura di ospitalità in quel di Bellagio, dove il Lario divide a metà le sue acque e la sua gente.
Lo fa con una serie di opere che dicono delle vite e delle vicende vissute dentro i grandi saloni e le camere settecentesche dell’albergo: tele che immortalano re, regine eprincipesse, statisti e star del cinema, gerarchi fascisti e paladini della democrazia. E cheancora raccontano dei militari della Grande Guerra accolti nell’hotel trasformato in ospedale piuttosto che dei “feriti” del Secondo conflitto mondiale: gli sfollati in fuga dalle bombe che cadono su Milano, gli ebrei perseguitati da fascismo e nazismo, i “nemici” di guerraamericani, inglesi e neozelandesi.
Dieci anni fa, era il 2009, Nicola Villa proprio al Grand Hotel Villa Serbelloni - per iniziativa della Galleria Bellinzona di Lecco - metteva in mostra una trentina di olii, acquerelli eincisioni con le sue suggestioni lacustri. Era la prima volta di “Entrée Réservé”: storie dipesci e di pescatori, di bagnanti e di bellezze al sole, e ancora dei sorrisi accoglienti di chi, lì al Grand Hotel, attende i suoi ospiti e le loro vacanze tra acqua e monti. Poi, nel 2018, lo straordinario appuntamento con i cento anni della gestione del Villa Serbelloni da parte della famiglia Bucher: un secolo raccontato da un ricco volume e da nuove opere di NicolaVilla: lo sviluppo di “Entrée Réservé” si cala nella vita quotidiana e zingaresca del Grand Hotel. Ancora il lago, ancora bagnanti, e ancora il personale dell’albergo. Insieme, i volti di re e regine, dei Roosevelt e della signora Churchill, di Kennedy e del presidente De Nicola, di Al Pacino e di Mary Pickford, di Umberto Nobile e di Achille Starace. Storie in primopiano, che vanno ad intersecarsi con la storia dell’albergo di lusso affacciato sul Lario.
Ora, un anno dopo e dieci anni dopo, ecco “Entrée Réservé. Transizioni”, sempre promossadalla Galleria Bellinzona di Lecco. Nicola Villa fissa sulle tele la spirale dei cambiamenti diquesti cent’anni di albergo: l’ospedale militare del 1915, l’età d’oro tra le due guerre, il nuovo conflitto che trasforma la sostanza dell’ospitalità del Grand Hotel, diventato una sorta di

residence, con le camere affittate a sfollati e ad antifascisti, a ebrei, americani e neozelandesi, a quanto è più lontano dal regime mussoliniano e dal suo alleato tedesco. È una storiasingolare che colpisce l’artista, la storia del Villa Serbelloni diventato enclave neutrale graziea una semplice lettera di protezione del Consolato svizzero di Milano, a tutela delproprietario elvetico dell’hotel e dei suoi ospiti. È la vicenda anche drammatica dei ras locali del fascismo che tenteranno invano, ripetutamente, di far carta straccia di quella lettera e diallontanare i Bucher dall’albergo. Non ci riusciranno. Con la fine della guerra cesserà anche questa battaglia, ricominceranno i tempi dei bagnanti e degli agiati turisti, dei tuffi nel lago e del turismo a cinque stelle.
Tutto questo nella mostra di Nicola Villa “Entrée Réservé. Transizioni 2009-2019”, allestitadalla Galleria Bellinzona e liberamente visitabile, nella Sala Breva del Grand Hotel VillaSerbelloni di Bellagio, dal 3 al 15 giugno. L’inaugurazione lunedì 3 giugno, dalle 20 alle 23, con un amichevole incontro che servirà anche ad approfondire la “strana” storia dell’Hotel.

Informazioni:
Nicola Villa
Entrée Réservé. Transizioni 2009-2019
in mostra dal 3 al 15 giugno 2019
Grand Hotel Villa Serbelloni (Via Roma 1, Bellagio)Sala Breva

Inaugurazione lunedì 3 giugno dalle 20 alle 23Orari della mostra: tutti i giorni 10 : 22

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