2019-05-06

Leonardo, Milano e i Navigli

Cesare Perego - Leonardo giunse a Milano a trent’anni, chiamatovi da Ludovico il Moro al quale si era presentato con una lettera nella quale dichiarava sì di essere anche un artista, ma sottolineava in particolare di essere un ingegnere e di poter realizzare anche opere idrauliche:
(…) In tempo di pace credo satisfare benissimo a paragone de omni altro in architectura, in composizione di edificii publici et privati, et in conducer acqua da uno loco al uno altro.Item, conducerò in scultura di marmore, di bronzo et in terra, similter in pictura, ciò che si possa fare ad paragone de omni altro, et sia chi vole.?Item si poterà dare opera al cavallo di bronzo, che sarà gloria immortale et aeterno onore de la felice memoria del Signore vostro patre et de la inclita casa Sforzesca. (…)


Ed, in effetti, fece ciò che aveva detto di saper fare: il Cenacolo (1495-1498), gli studi per la statua equestre di Francesco Sforza dei quali oggi ci restano i disegni e la realizzazione, fatta dopo circa cinquecento anni, del Cavallo, visibile all’Ippodromo di San Siro, il Ritratto di Musi, le Vergini delle Rocce che hanno come sfondo la Forra d’Adda, studi scientifici e progetti ingegneristici d’ogni genere e un’opera idraulica che è tutt’ora utilizzata in tutti i canali del mondo: le Porte Vinciane, progettate e realizzate nel 1496 per la Conca dell’Incoronata, là dove il Naviglio Martesana entra nel cuore di Milano.


Leonardo visse a Milano 23 anni, i primi 18 alla corte degli Sforza (1482-1499) e gli altri 5 (1508-1513) a quelle del duca d’Amboise. Sono stati gli anni più fecondi della sua produzione artistica, scientifica e ingegneristica, come attestano le sue opere e i suoi manoscritti, oggi raggruppati nei Codici che sono custoditi nei più importanti musei e biblioteche del mondo. A Milano ve ne sono due: alla Biblioteca Ambrosiana il Codice Atlantico, il più importante anche per i disegni, e al Castello Sforzesco Biblioteca Trivulziana il Codice Trivulziano. La sua opera pittorica più famosa insieme alla Gioconda è il Cenacolo, orgoglio milanese anch’esso, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. A Milano lungo i Navigli sono numerosi i siti nei quali si può ammirare il genio universale di Leonardo, accanto a palazzi e luoghi conobbe e frequentò nei suoi anni milanesi: il Castello Sforzesco, la Casa degli Atellani, dove nella sua vigna coltivava Malvasia di Candia, l’Alzaia del Naviglio Grande e la chiesa di San Cristoforo, il Duomo, San Gottardo a Palazzo e gli edifici limitrofi e l’Incoronata. Ma vi sono anche luoghi che lo ricordano, come la statua del Magni in piazza della Scala, inaugurata nel 1872.

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