2019-03-25

Il caldo fa volare i consumi di gelato fuori stagione

L’insolito caldo fa volare fuori stagione i consumi di gelato che raggiungono il massimo dall’inizio dell’anno con un aumento del 25% a marzo rispetto al mese precedente. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che le condizioni climatiche favorevoli hanno messo in moto in anticipo il settore grazie a temperature minime e massime superiori di tre gradi rispetto alla media sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade.

Una tendenza alla destagionalizzazione che – sottolinea la Coldiretti – è in atto da diversi anni, nonostante l’estate resti la stagione privilegiata per coni e coppette. Gli acquisti di gelato degli italiani – sottolinea la Coldiretti –  hanno raggiunto i 3 miliardi di euro lo scorso anno con consumi annuali stimati in 6 chilogrammi a testa. Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se – precisa la Coldiretti – cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.
Sono circa 40mila le gelaterie in Italia – continua la Coldiretti – si stima lavorino oltre 150mila addetti ma rilevante è anche l’impatto sull’indotto con l’utilizzo di 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di altre materie prime. Va per questo sottolineata nella preparazione del vero gelato l’importanza della qualità del latte e della frutta che migliora con l’arrivo delle primizie di primavera.
In epoca moderna – rileva la Coldiretti – la storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export’ in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio. Da allora – conclude la Coldiretti – la corsa del gelato non si è più fermata.

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