2018-12-20

Confcommercio Lecco: “Indispensabile far vivere di più la città”

Positivo il bilancio di fine anno dell’associazione di categoria. “Ma occorre cambiare passo e prendere se necessario anche qualche rischio”


di Claudio Bottagisi
175 nuovi soci e 109 cessazioni, quasi 170 corsi organizzati (per complessive 1.500 ore di formazione che hanno interessato 2.300 persone), poco meno di 470 persone istruite sulla privacy attraverso lo sportello individuale e cinque seminari - con un sesto già in calendario per il prossimo mese di gennaio - e quattro convegni sulla fatturazione elettronica, oltre al lancio del corso di alta formazione in turismo (proposto in collaborazione con SDA Bocconi) e del progetto “Wow che cultura”.

E ancora: una nuova edizione di “Leggermente” con 250 eventi e oltre 30.000 persone coinvolte, cui si è aggiunta l’“istituzionalizzazione” di “Leggermente Off”, che a partire dall’anno prossimo, dunque dalla decima edizione dell’evento, vedrà con tutta probabilità concretizzarsi l’idea di un appuntamento mensile con un autore.
Inoltre una trentina di iniziative culturali e di promozione del territorio, inclusi il primo concerto rock ospitato nella sala conferenze dell’associazione di categoria e le mostre allestite sempre presso il Palazzo del commercio.

Il 2018 di Confcommercio Lecco è racchiuso in questi numeri e in queste iniziative, ma nel corso dell’anno che sta per chiudersi l’associazione è andata ben oltre le tradizionali attività di servizio proposte a favore dei propri iscritti. Ha infatti guardato con occhi sempre più attenti al territorio e al suo sviluppo, nella consapevolezza che Lecco può e deve crescere, innanzitutto turisticamente.
“E’ impensabile che in giro per la città dopo le 21 non ci sia più nessuno”, ha detto il presidente Antonio Peccati nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa. Una battuta, la sua, ma non del tutto. Perché c’è la convinzione che “occorre cambiare passo” e che “far vivere la città non vuol dire chiudersi dentro le proprie case”. “Se poi vuoi realmente fare qualcosa - ha evidenziato sempre Peccati - qualche rischio devi avere il coraggio di prenderlo”.

Da qui, a giudizio dei commercianti, l’insufficienza rimediata dal Comune di Lecco proprio a proposito della politica finora attuata in tema di rilancio e promozione del turismo.
Confcommercio guarda poi alla persona, “perché a noi - ha sottolineato sempre il presidente - interessano la capacità e la preparazione dell’individuo”.
Il 2018 è stato però anche l’anno della chiusura del ponte di Paderno d’Adda. “Inizialmente sembrava che poche imprese avessero subìto danni rilevanti a seguito dell’attuazione di quel provvedimento - ha specificato il direttore dell’associazione, Alberto Riva - poi però il numero di quanti si sono trovati in difficoltà è aumentato e alcune aziende hanno ridotto il fatturato in modo decisamente brusco”.
Ecco allora la scelta di Confcommercio di destinare a 36 attività commerciali di Paderno d’Adda, Robbiate e Verderio i 18.000 euro del fondo di solidarietà accantonati nell’anno in corso. “Una scelta significativa - hanno affermato all’unisono Peccati e Riva - non tanto per la cifra in sé destinata a ogni commerciante quanto per dimostrare la vicinanza dell’associazione a chi è stato più penalizzato dalla chiusura del ponte”.

Positivo, tornando al resoconto del 2018, è stato anche l’anno del Fondo di garanzia, come ha ammesso il presidente, Peppino Ciresa. “Sì - ha detto - il Fondo va bene e sta crescendo, tanto che quest’anno abbiamo erogato oltre 12 milioni, anche se le incertezze economiche permangono e continuano a preoccupare”.

 “La nostra missione - ha detto dal canto suo il vicepresidente Luca Spreafico - è aiutare le aziende nell’accesso al credito, che oggigiorno è tutt’altro che facile. Al centro della nostra azione vi è in ogni caso la persona e questo è l’aspetto che ci caratterizza e di cui andiamo fieri”.

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