2018-12-13

Api Lecco: “Più formazione per costruire il futuro delle nostre imprese”

Presentati due nuovi progetti: il nuovo piano quadro finanziato dal Fapi e quello per la formazione di operatori alle macchine a controllo numerico

di Claudio Bottagisi
“Noi proseguiamo sulla strada della formazione continua, anche perché soltanto così facendo possiamo rivolgerci in modo credibile ai mercati esteri, tanto più che il mercato interno continua a mostrare segni di scarsa vivacità. E da questo concetto intendiamo partire per costruire il futuro delle nostre imprese”.

Luigi Sabadini, presidente di Api Lecco, è esplicito. E nel presentare due importanti progetti attuati e portati avanti dall’Area formazione dell’Associazione piccole e medie industrie, non esita a ribadire che l’alternanza scuola-lavoro rappresenta un’opportunità per le aziende, perché aprire le porte agli studenti vuol dire creare un rapporto più solido tra l’azienda stessa e i giovani.

Insomma l’impresa può diventare il luogo in cui colmare il divario tra le competenze acquisite durante il percorso scolastico e quelle richieste dal mondo del lavoro, creando profili pronti per l’assunzione.
Due importanti progetti, si è detto. Il primo riguarda il nuovo piano quadro finanziato dal Fondo formazione Pmi che aggrega oltre 200 imprese, per un totale di più di 6.000 dipendenti, con 280 corsi e 4.500 ore di formazione in programmazione.
A illustrare il piano è stato, giovedì 13 dicembre nella sede lecchese di via Pergola dell’associazione di categoria, il direttore del Fapi Giorgio Tamaro, unitamente ad Andrea Beri, componente del Cda dello stesso Fondo formazione, e a Domenico Calveri, coordinatore del progetto nella sua veste di responsabile dell’Area formazione di Api Lecco.
Tamaro ha spiegato che si tratta “del più grande piano formativo finanziato dal Fapi in 15 anni di attività”. “E Api Lecco - ha specificato - è la realtà che meglio di altre ha interpretato il concetto di “fare squadra”, anche nel contesto del Fondo formazione”. “Questo è del resto il futuro della formazione continua - ha aggiunto  Tamaro - e la realtà lecchese sarà un esempio per l’intero territorio nazionale”.

“Intendiamo più che mai continuare ad attuare la politica che prevede di investire sia  nell’innovazione sia nella formazione - ha detto dal canto suo Andrea Beri - e del resto le due cose corrono su binari paralleli. Non è un caso che questo progetto sia nato e abbia preso forma a Lecco, considerato che questo nostro territorio ha ancora molto da insegnare rispetto a come comportarsi e a quali attività programmare in materia di innovazione e competitività, internazionalizzazione e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Domenico Calveri ha successivamente evidenziato il concetto secondo cui “l’Api parte dall’esigenza delle aziende di fare formazione”. “Nostro obiettivo - ha aggiunto - è altresì quello di rispondere alle attese anche delle imprese più piccole attraverso l’organizzazione di corsi interaziendali”.

Nello specifico, gli argomenti affrontati riguardano l’innovazione, la produzione, la gestione aziendale, l’informatica, i progetti 4.0 (con riferimento all’accordo territoriale sancito con le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil di Lecco), le lingue straniere, il commercio internazionale e l’apprendimento della lingua italiana per stranieri, oltre ai temi portanti della sicurezza sui luoghi di lavoro: figure chiave per la sicurezza aziendale, aspetti organizzativi, tecnici e comportamentali.
Significativa anche la testimonianza di Valeria Ferro, della Torneria automatica Colombo di Verderio, azienda storica sia di Api Lecco sia del Fapi, da sempre particolarmente attenta e vicina ai giovani e alle loro attese. “Il nostro proposito è incrementare il benessere e lo sviluppo del personale - ha specificato - e non a caso la nostra azienda, dove l’età media dei dipendenti è di 38 anni, investe sempre più risorse per la formazione”.

“Quest’anno - ha aggiunto - abbiamo proposto corsi in prevalenza di natura tecnica e per il 2019 stiamo lavorando all’organizzazione di corsi di carattere gestionale”.
Il secondo progetto voluto sempre dall’Area formazione di Api Lecco è stato avviato in collaborazione con Openjobmetis e la Fondazione Luigi Clerici (con il finanziamento di Formatemp) e riguarda la formazione di dodici operatori alle macchine a controllo numerico.
A illustrarlo è stata Aureliana Vassalli, team leader di Openjobmetis. “La nostra - ha premesso - è una realtà a carattere nazionale ed è stata la prima agenzia per il lavoro quotata in Borsa, tanto che oggi si posiziona tra i primi operatori del settore in Italia”.
“Il corso per la conduzione e la gestione di macchine a controllo numerico - ha aggiunto - è iniziato in novembre e si concluderà il prossimo mese di gennaio. Prevede 250 ore di formazione teorico-pratica”.

L’iniziativa di Api Lecco è finalizzata a rispondere all’esigenza delle aziende associate di reperire nuove risorse da inserire nei reparti produttivi.
Al progetto hanno aderito Bastai Enzo Srl di Eupilio, Bermec Sns di Bertolini & C. di Talamona, Brio-Moulds Srl di Oggiono, Immea di Pirovano R. & C. Sas di Sirone, O.M.C. Srl di Paderno d’Adda e Torneria automatica Colombo Srl di Verderio, TMC di Cesana Brianza 


Dell’importanza dell’iniziativa ha parlato anche Monica Riva della Fondazione Clerici. “Vogliamo restare al passo con i tempi - ha detto - e siamo oltremodo soddisfatti degli obiettivi fin qui conseguiti. Abbiamo scommesso anche sui docenti e i risultati ci stanno dando ragione”.

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