2018-10-01

Si amplia il polo produttivo della Gicar di Merate

Il nuovo stabilimento sorge su un’area di circa seimila mq



Gicar, azienda meratese associata ad Api Lecco, è una realtà in continua espansione. Una recente ricerca pubblicata sul Corriere della Sera ha inserito Gicar tra i “500 Champions”, le 500 aziende italiane più performanti in termini di risultati economici.
A dimostrarlo l’ampliamento del proprio polo produttivo che conta unnuovo stabilimento di circa 6mila mqin cui è stato installato un impianto meccatronico di ultima generazione, perfetta sintesi di meccanica, elettronica ed informatica. Durante l’inaugurazione tenutasi venerdì 21 settembre, la Presidente di Gicar, Donatella Arlatiha ringraziato tutti per la collaborazione e per lo spirito di squadra che ha consentito di raggiungere questo nuovo importante traguardo. Ha spiegato come tutti gli utili vengono reinvestiti in azienda, mostrando una visione imprenditoriale di grande pregio senza la quale lo sviluppo straordinario di questa impresa non sarebbe stato possibile, in continuità con la visione e l’azione del padre, il Grande ufficiale Giuseppe Arlati, che Donatella ha con affetto ricordato e ringraziato.
Nata nel 1963 come piccola azienda artigiana, con poco più di 20 dipendenti, oggi Gicar ha un organico di 150 collaboratori ed è leader nella produzione di programmatori elettronici di macchine per caffè e distributori automatici, regolatori elettronici, contatori volumetrici, senza trascurare l’apertura a settori differenti e con un giro d’affari stabilmente in ascesa.
Innovazione tecnologica dei prodotti e dei processi produttivi, innovazione organizzativa, mentalità internazionale ma radici nel territorio e orientamento alla crescita graduale e continua: sono queste le metodologie gestionali di Gicar. 
Oltre ai noti sistemi di gestione avanzati e certificati, l’azienda meratese vanta elementi distintivi quali ad esempio la certificazione Italian Identity, riservata alle imprese che realizzano la produzione interamente in Italia. La scelta di produrre in Italia è mossa dall’attaccamento al territorio e dalla determinazione a fornire un livello di qualità del prodotto e del servizio altrimenti non conseguibile. Questa scelta è in controtendenza rispetto all’orientamento generale ed è veramente coraggiosa nel settore elettronico, dove si assiste maggiormente ad uno spostamento della produzione in paesi a più basso costo del lavoro. In questo contesto, aprire un nuovo polo produttivo in Italia è un privilegio, per i lavoratori e per il territorio, riservato a pochi.

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