La gravidanza non è una patologia, bensì una condizione fisiologica degna di tutela, sia dal punto di vista giuridico che sanitario.
Attraverso un faticoso e complesso cammino legislativo, nel 2001 è stato emanato il "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità", il quale, oltre a tutelare la maternità sotto un profilo strettamente biologico della salute della donna, introduce una nuova visione di protezione e tutela della maternità che pone al centro dell’attenzione il bambino e che, riconoscendo il valore sociale della maternità e il diritto alla paternità, restituisce al padre un ruolo attivo e partecipe.
La Polizia di Stato e l’ASST Lariana in collaborazione con l’Ospedale Valduce di Como e l’Ospedale Fatebenefratelli di Erba hanno pertanto avviato un progetto finalizzato a supportare le gestanti e le neomamme straniere non ancora in possesso di titolo di soggiorno.
Il progetto, che prende il nome di Progetto Cicogna, nello specifico ha lo scopo di tutelare i diritti delle donne straniere in gravidanza, garantendo loro una modalità semplificata e veloce di rilascio del permesso di soggiorno per cure mediche, attraverso una campagna di informazione che consenta loro, previa certificazione di gravidanza rilasciata dal Consultorio dell’ASST Lariana, di fissare un appuntamento presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Como (anche attraverso l’agenda elettronica Cupa Project di recente introduzione).Ottenuto il permesso temporaneo di soggiorno la futura mamma potrà richiedere la tessera sanitaria e avere così diritto ad accedere gratuitamente alle cure e agli esami medici previsti dalla normativa per il periodo di gravidanza.
Le informazioni relative alla documentazione da presentare per la richiesta del permesso di soggiorno saranno disponibili presso i Consultori, i reparti Ostetricia, Ginecologia e Pediatria ospedalieri, i Sert e le sedi delle Aree Territoriali dell’ASST Lariana, i Comuni e gli enti di volontariato del CSV di Como coinvolti, ove verranno distribuite apposite brochure tradotte nelle seguenti lingue: italiano, francese, inglese, spagnolo ed arabo.
Una volta giunta in Questura, la donna accederà agli Uffici senza attese e la sua istanza verrà evasa nel minor tempo possibile, proprio in relazione al particolare stato di salute.
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