2019-10-12

Con l’Aipa all’ospedale di Lecco lo screening sulla fibrillazione atriale

Conclusa la mattinata di screening contro la fibrillazione atriale tenutasi nella hall dell’ospedale Manzoni di Lecco.
L’affluenza dei cittadini ha confermato il notevole interesse per tale iniziativa che, grazie ai volontari dell’Aipa Marcello Vagretti e Anna Maria Riva, ha potuto dare un valido contributo alla prevenzione della salute dei cittadini.

Oltre allo screening, molti cittadini hanno potuto trovare un momento per relazionarsi con il suddetto personale e chiedere delucidazione su alcuni argomenti, sia legati alle misurazioni a cui si sono sottoposti sia confidenziali, instaurando un rapporto amichevole, seppur di pochi minuti.
Come si può vedere dai dati, sono stati rilevati cinque nuovi casi e ne sono stati confermati tre. E’ importante sottolineare che quando si parla di nuovi casi si intende che i soggetti erano all’oscuro di essere affetti da tale patologia e pertanto è stato consigliato loro di rivolgersi al medico curante il prima possibile.
I dati rilevati, dunque, sono stati questi:
DONNE 53
UOMINI 31
PRESENZE  TOTALE DONNE/UOMINI 87
ETA' MEDIA DONNE 61,28
ETA' MEDIA UOMINI 51,23
DONNE CON F.A. NOTA 2
DONNE CON F.A. RILEVATA 3
UOMINI CON F.A. NOTA  1
UOMINI CON F. A. RILEVATA 2

Lo screening contro la fibrillazione atriale è un termine che ai più è ignoto e a coloro che lo vivono, o comunque lo conoscono come termine di patologia, genera un certo timore. Questa patologia asintomatica è causa di ictus, invalidità e a volte può condurre alla morte. In Italia si verificano circa 2.500 casi ogni anno e soltanto grazie alla prevenzione è possibile ridurre tale tendenza.
L’Associazione italiana pazienti anticoagulati di Lecco è impegnata fin dal settembre 2016 nel contribuire a ridurre tale patologia e le cause ad essa legate attraverso campagne di sensibilizzazione, informazione e portando in varie realtà del territorio lecchese (piazze, ospedali di Lecco e Merate e centri d’aggregazione) il personale volontario, compresi medici e infermiere diplomate che muniti di strumentazione tecnica hanno potuto dare un valido contributo con oltre 2.600 rilevazioni, da cui è risulto che il 2% dei cittadini sottopostosi allo screening erano ignari di avere anomalie cardiache.
Il 2,5% dei cittadini sottopostosi alla misurazione erano al corrente di avere la fibrillazione atriale e la stessa è stata confermata.

“L’impegno della nostra associazione - dicono i responsabili dell’Aipa lecchese - è continuare a fornire questo servizio alla cittadinanza, precisando che è lo stesso è gratuito e che non occorre alcuna prenotazione”.

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