2020-01-20

TENCHIO RIVIVE NEI SUOI PREZIOSI TACCUINI

Il Circolo Tenchio di Oggiono promuove fino al 31 gennaio nella hall dell'Ospedale Manzoni di Lecco la mostra "A misura d'Uomo - Leonardo e l'Anatomia". Sono esposti i lavori realizzati dagli studenti del Liceo Medardo Rosso di Lecco e dell'Istituto Bachelet di Oggiono che hanno partecipato al progetto "A misura d'Uomo", promosso nell'ottobre 2019 dal Circolo Tenchio in occasione del 500esimo leonardesco e realizzato grazie alla collaborazione, al patrocinio e al contributo dell'ASST Manzoni di Lecco, dell'Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecco, degli Istituti di scuola superiore "Medardo Rosso" di Lecco e "Vittorio Bachelet" di Oggiono, di Sìcura - Mutua del Credito Cooperativo dell'Alta Brianza, delle Aziende Galbiati Group e Pirovano, del Comune di Oggiono. Il circolo Tenchio di Oggiono ha pubblicato di recente una preziosa documentazione dell’arte del maestro lariano Angelo Tenchio, il cofanetto con cinque volumi dei suoi “Taccuini” con disegni a penna di mirabile fattura, figure sospese tra realismo meccanico e voli pindarici e onirici nel simbolismo metafisico che consentono di ammirare da vicino l’officina creativa del maestro.

L’iniziativa editoriale davvero pregevole e da considerare una chicca per bibliofili oltre che per amanti dell’arte contemporanea ha avuto il patrocinio del consiglio regionale lombardo ed è in collaborazione con i Comuni di Como e Oggiono. Questi disegni a penna sono solo una parte dell’archivio di Tenchio messo a disposizione del circolo dagli eredi dell’artista. “Non esiste forse in tutta l’arte contemporanea un documento così originale” chiosa il circolo presentando l’opera nel primo volume che contiene testi critici di introduzione e memorie personali dei tanti amici che hanno condiviso il percorso di Angelo Tenchio a cominciare dal presidente del circolo Gino Marucci. “Lo studio dell’Angelo era come la caverna di Alì Babà” ricorda il pittore oggi 80enne Giuliano Collina, e la gallerista Roberta Lietti in un suo ricordo lo definisce “maestro d’arte in punta di piedi”. Docente attento e capace di suscitare passioni, maestro nell’interrogare la materia nei suoi legni e nelle sue incisioni, Tenchio rivive anche nel ricordo intenso e accorato del critico Luigi Cavadini, che ne rievoca la caratura umana e artistica: “A oltre vent’anni dalla sua scomparsa si percepisce, palpabile nella sua persistenza, il vuoto che ha lasciato”. Ma rimangono, a parlare e a parlarci sempre e a suscitare oltre che ricordi altri gesti e segni pittorici, altri disegni, altri mondi, proprio i suoi disegni, i suoi lavori che questo taccuino ci restituisce nella loro energia ed eleganza primigenie. Un cofanetto che nessun appassionato di arte può mancare.

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