2019-09-27

La “prima” del Capitano lecchese Davide Borghi nei cieli di casa

Aveva solo 5 anni, e le idee già chiare, quando un giorno decise che “da grande” avrebbe pilotato un Jet, proprio come il mitico Maverick.
A folgorare quel bimbo capace di grandi sogni, fu infatti il film-cult “Top Gun”, che la mamma vide al cinema “quando ancora ero nella sua pancia” e poi, appunto cinque anni più tardi, rivisto su cassetta insieme al figlioletto “per testare il registratore VHS appena acquistato”. 
L’infatuazione a prima vista divenne ben presto l’amore della vita. La scintilla scoccò inesorabile quando i genitori lo portarono a un Air Show a Ghedi. 
“In quell’occasione, scelsi l’aereo che ha segnato il mio destino: il Tornado”. 

Il Capitano dell’Aeronautica Militare Davide Borghi, nato a Lecco il 13 maggio 1986 e cresciuto nel rione di Germanedo, per la prima volta nella sua prestigiosa carriera volerà nei “cieli di casa”, con parenti e amici ad ammirarlo nel corso dell’esibizione acrobatica da solista che, sabato 28 e domenica 29 settembre, a partire dalle 10.30, precederà lo spettacolo aereo delle Frecce Tricolori. 

A bordo del suo CAP 231 DS, “l’ho acquistato due anni fa - racconta - e quindi completamente ricostruito e riadattato per lo scopo”, regalerà al pubblico dieci minuti di emozioni adrenaliniche allo stato puro, proponendo un programma studiato e perfezionato sino all’ultimo dettaglio, “con figure bellissime tratteggiate dai fumi bianchi”, dice con orgoglio.

“Sarà un’emozione unica poter volare a Varenna - spiega il Capitano Borghi - Del resto, ogni volta che salgo su un aereo, provo le stesse sensazioni della prima volta. La velocità, le accelerazioni, non si può descrivere ciò che si sente stando lassù”.

Dopo avere conseguito la maturità (ha frequentato il Liceo Grassi di Lecco), nel 2005 Davide entra in Accademia Aeronautica. Concluso il percorso da cadetto, viene inviato negli Stati Uniti presso la Sheppard Air Force Base, in Texas, per il conseguimento del brevetto di pilota militare volando su T6 Texan II e T38C. Nel 2012 rientra in Italia e ottiene prima l’abilitazione su MB339CD presso il 60° Stormo di Galatina e quindi su velivolo Tornado, sul quale trascorre la maggior parte della vita operativa presso il 6° Stormo “Diavoli Rossi” di Ghedi. 

Dopo cinque anni nella base bresciana, viene scelto per il passaggio sugli F35, per il quale viene invitato alla Luke Air Force Base, in Arizona, dove compie il corso di transizione. Tra i primi di piloti di F35 in Europa, ha al suo attivo circa 1.500 ore di volo militari, di cui 1.000 su caccia. E’ abilitato su SF260, T6 Texan II, T38C, MB339CD, Tornado IDS ed F35. 

Ma ad arricchire il blasonato curriculum del Capitano Borghi, vi è anche il volo acrobatico con il CAP 231 DS, versione Dallan Special realizzata insieme ad un altro noto pilota del settore, nonché suo allenatore, Sergio Dallan. 

Passione, studio, dedizione e sì, “anche tantissimo stress”, hanno reso possibile il sogno di quel bambino. 
“L’occasione di potermi esibire all’Air Show di Varenna - conclude - rappresenta per me il coronamento di un altro sogno che, nel 2003, potevo solo vagamente immaginare assistendo alle evoluzioni delle Frecce proprio sul Lario. Per questo tengo a ringraziare tutti gli organizzatori, in particolare l’Aero Club Italia e l’Aero Club di Como, che mi hanno concesso questa opportunità dandomi massima fiducia. Essendo io lecchese, e ancora molto legato alle mie origini, ho deciso di lasciare un ricordo alla mia città, donando i proventi del mio display al reparto di Pediatria dell’ospedale Manzoni”.

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