2019-02-02

EVENTO LEONARDESCO A COMO

Il giorno 8 Febbraio alle ore 18 avrà luogo presso l'Auditorium del Corriere di Como, in via S.Abbondio,7 la presentazione  del primo romanzo-giallo dello Storico dell'Arte ed esperto leonardiano Ernesto Solari. Il libro è edito da Colibrì ed è distribuito da Unicopli in Libreria o sui maggiori siti librari italiani.

Per Solari, che dialogherà con Vincenzo Guarracino, autore della prefazione del libro, e Lorenzo Morandotti, sarà anche l'occasione per aprire l'anno del 500° anniversario della scomparsa di Leonardo da Vinci (1519-2019) con una sintesi dei suoi 35 anni di studi leonardeschi e di quanto sta preparando (incontri, pubblicazioni e mostre), per rendere tale circostanza ancora più coinvolgente per gli appassionati di Leonardo.
Si proseguirà con la presentazione del romanzo che tratta di una storia intricata e avvincente narrata da Ernesto Solari ne "Il segreto del principe, la perla mancante all'Ermitage": un “giallo” che, come si addice a una narrazione di tal fatta, istituzionalmente ruota intorno a un misterioso dipinto dalla vita quanto mai avventurosa, giunto in Italia e qui dimenticato da alcuni rappresentanti della corte dello Zar Nicola II, e intorno al quale si intrecciano storie che coinvolgono numerosi personaggi anche importanti, come lo scrittore di origine ebraica Guido da Verona, lo scapigliato Luigi Conconi o il napoletano Principe Sansevero.
La storia, che si basa su un rigoroso canovaccio storico liberamente romanzato, ha fra i suoi principali protagonisti una giovane principessa russa, inviata in Italia dalla Zarina alla ricerca di un dipinto che, con molta probabilità, avrebbe dovuto essere destinato all' Ermitage di San Pietroburgo, ma che a causa della rivoluzione d'ottobre e del conseguente assassinio della famiglia imperiale,  non giunse mai a destinazione finendo per restare nel nostro paese diventando per questo protagonista di una serie di vicende complicate e ricche di misteri e colpi di scena, che si svolgono a largo raggio e in uno spazio-tempo molto dilatati, a tal punto che si stenta a credere nella sua veridicità, inducendo a pensare che si tratti di una storia totalmente inventata.
Tra scomparsa, tentativi di ricupero, depistaggi e agnizioni, per questa ragione la vicenda del quadro, intorno a cui, in un gioco tra ragione e irrazionalità, si accanisce quella che in termini di narratologia si definisce la quête, l’inchiesta, ossia la ricerca e identificazione della sua paternità, a poco a poco, nel corso della narrazione, finisce per diventare secondaria,  e il racconto va ben oltre la “fabula”, per rivelarsi un puro pretesto narrativo, quasi una metafora per rappresentare un cammino alla ricerca di un qualcosa, di sé soprattutto, da parte di ogni individuo, un itinerarium mentis, come l’avrebbero chiamato i filosofi della Scolastica.
Letta in questa chiave, il romanzo diventa così qualcosa di più intrigante e significativo, qualcosa da leggere attentamente, spostando l’attenzione sull’oggi dell’autore nella sua essenza e nel suo valore.

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