2018-10-08

Mandello al Centro: “Rapporto costi-benefici, svincolo non sostenibile”

Le due esponenti del gruppo consiliare di minoranza critiche anche verso i lavori in piazza della Repubblica

(C.Bott.) “Nell’ultima seduta di consiglio comunale in merito alla variante urbanistica per il collegamento viabilistico tra la Statale 36 e la strada per Maggiana propedeutica a un progetto di svincolo da e per Sondrio, la lista “Mandello del Lario al centro”, che da sempre si è dichiarata a favore dello svincolo in entrambe le direzioni, ha manifestato  la sua contrarietà alla variante preliminare a un progetto  di cui non ritiene s
ostenibile il rapporto costi-benefici”.

Così Maria Lidia Invernizzi ed Emanuela Invernizzi, che siedono in consiglio comunale a Mandello elette appunto nella lista “Mandello del Lario al centro”, si esprimono sul tema dello svincolo della 36 che è tornato ad animare il dibattito politico-amministrativo.
“L’analisi del voto - spiegano - ha tenuto conto della scarsa fruibilità di un’opera che servirà soltanto la corsia nord (cioè la direzione da e per Sondrio), come dai risultati contenuti nella relazione tecnica, e del fatto che tra l’altro il nuovo collegamento prevede il passaggio delle sole autovetture con esclusione dei  mezzi oltre i 35 quintali, senza quindi alcuna utilità per le ditte del territorio”.

La capogruppo e la collega di schieramento aggiungono: “Riteniamo inoltre importante segnalare che ancora non è stata elaborata una perizia idrogeologica su un territorio che per la sua conformazione richiede  una costante monitorizzazione. Ulteriore preoccupazione nasce dal costo presunto di oltre mezzo milione di euro che dovrebbe essere sostenuto in parte anche con un contributo regionale, non ancora  però ufficiale”.
“Per queste motivazioni - concludono Maria Lidia Invernizzi ed Emanuela Invernizzi - non abbiamo ritenuto corretto nei confronti della cittadinanza esprimere un parere favorevole a un’opera che avrà un costo ingente per le casse del Comune ma in merito alla quale l’Amministrazione in carica non si è ancora spesa con cifre precise”.
Le due esponenti di minoranza intervengono altresì sui recenti lavori di ripavimentazione di Tonzanico (nelle foto). “Un’ altra osservazione che riteniamo importante ribadire - osservano - è che a un mese dalla riapertura al traffico della centrale piazza della Repubblica dopo il lungo intervento di riqualificazione dei sottoservizi e della pavimentazione, abbiamo potuto valutare la qualità del risultato. Possiamo affermare di trovarci di fronte a un’opera a dir poco insoddisfacente. L’aspetto più preoccupante è la mancanza di sicurezza dei pedoni: l’assenza di un marciapiede alle uscite delle attività commerciali immette il pedone direttamente sulla carreggiata con le auto che viaggiano a pochi centimetri, in una zona anche molto utilizzata per raggiungere le scuole”.
“Le strisce pedonali - aggiungono - risultano inoltre molto poco visibili e l’eccessiva pendenza degli accessi laterali alla piazza invita ad attraversare in altri punti, creando ulteriore preoccupazione agli automobilisti già in difficoltà per il superamento dei due dossi senza danneggiare la propria vettura. Tutte queste problematiche sono accentuate dalla mancanza di una segnaletica visibile e con un effetto impattante che possa, in ogni situazione, tenere l’automobilista in allerta circa i disagi che il tratto di strada implica”.

Le due rappresentanti di “Mandello del Lario al centro” concludono: “Del resto la medesima approssimazione si è vista nella gestione della chiusura del traffico quando per quasi tre mesi segnaletiche posticce, rese ulteriormente illeggibili dalla pioggia e installate solo a pochi metri dall’ingresso del paese, hanno reso difficoltoso l’accesso dall’esterno soprattutto ai mezzi pesanti per raggiungere le ditte mandellesi. Siamo di fronte alla prima opera che la Giunta Fasoli affronta a oltre tre anni dall’inizio del mandato, con un risultato che dà il senso della noncuranza e della mancanza di attenzione alla problematiche della cittadinanza, delle attività mandellesi e del denaro pubblico”.

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