2018-09-13

Confindustria Lecco e Sondrio: “Emergenza infrastrutture, un nodo per lo sviluppo”

Il presidente Riva: “Le limitazioni devono essere solo un fatto temporaneo, non la normalità”

Vi era anche Confindustria Lecco e Sondrio, con il presidente Lorenzo Riva e
il direttore generale Giulio Sirtori, all’evento del sistema Confindustria che si è tenuto
in questi giorni a Torino sul tema “Il sistema industriale per i corridoi europei”.

Nell’assise si è parlato in particolare del ruolo strategico delle infrastrutture per lo sviluppo dell’Italia. Un tema, quello delle infrastrutture e delle loro carenze, recentemente riportato al centro del dibattito nazionale dalla tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova, ma su cui Confindustria insiste da anni.
Le infrastrutture sono infatti una precondizione per lo sviluppo delle imprese e dell’intera nazione. Preoccupa molto, quindi, lo stato di palese inadeguatezza della rete nazionale rispetto alle esigenze di un Paese moderno e anche, guardando al territorio, di un’area qual è quella delle province di Lecco e Sondrio che alla forte presenza industriale unisce la vocazione al turismo.
Le due Consulte di territorio operative in seno a Confindustria Lecco e Sondrio, guidate da Natale Castagna per Lecco e da Annalisa Rainoldi per Sondrio, stanno infatti tenendo alta l’attenzione sulla questione infrastrutture e entro fine anno si terrà un nuovo incontro con i rappresentanti delle istituzioni per sollecitare l’interesse e l’azione sul tema.
“I corridoi europei - evidenzia il presidente Lorenzo Riva - sono una tematica di importanza strategica per lo sviluppo industriale complessivo e anche del nostro territorio. A livello locale, inoltre, il tema delle infrastrutture va visto nelle sue diverse declinazioni. Dal punto di vista della messa in sicurezza vanno affrontate sia le condizioni della Statale 36, ma non solo, sia quelle di ponti e cavalcavia. Il monitoraggio più recente realizzato in Regione Lombardia ha tracciato a questo proposito un quadro critico, confermando le preoccupazioni emerse dal rapporto presentato tempo fa dalle nostre Consulte di territorio proprio sullo stato delle infrastrutture”.
“E’ emblematico - aggiunge - il caso del ponte di Annone Brianza che, dopo due anni, è ancora in attesa di soluzione. A questo aspetto si collega quello delle limitazioni e lungaggini nella concessione dei permessi per i trasporti eccezionali. Se la sicurezza è senza dubbio il tema prioritario, crediamo che questa vada garantita prima di tutto adeguando le reti di trasporto: le limitazioni devono essere solo un fatto temporaneo e riservato ai casi di emergenza, non la normalità. Il rischio è infatti, anche in questo caso, di perdere competitività”.
“Abbiamo invece accolto con favore la rinnovata attenzione per la realizzazione del

traforo del Mortirolo - conclude Lorenzo Riva - che speriamo si tramuti presto in concretezza, offrendo una soluzione all’annoso problema della viabilità in Valtellina, con uno sbocco alternativo verso le grandi arterie stradali”.

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