2018-09-16

“BARITINA” una miniera per tutti

Di Cesare Perego - Con la riapertura della miniera di Cortabbio, frazione del comune di Primaluna, ora è possibile entrare nelle viscere della Grigna.  Gallerie illuminate per viaggiare nel tempo e nello spazio, scoprendo un luogo ricco di fascino e storia. Qui, dalla metà dell’Ottocento si è estratta la barite, il solfato di bario, una sostanza utile e preziosa impiegata per numerosi scopi, dall’industria alimentare e quella della carta, fino all’impiego in campo medico.

Il percorso interamente sotterraneo e pianeggiante di circa 2km, nella sua interezza, permette di poter ammirare tramite apposite scale il grande “camerone” dove è possibile ancora prendere visione del minerale “scampato” all’estrazione. Ben visibile, come la natura si stia riappropriando degli spazi vuoti lasciati dopo l’estrazione della barite: arcobaleno di colori.
Sabato 14 settembre, il Parco minerario si arricchirà di un percorso di utilità sociale, ”il senso della terra” fortemente voluto dalla società Grignolo che gestisce la miniera. Con inizio alle ore 10 inaugurazione del percorso sensoriale che sarà immediatamente fruibile con percorrenza esterna ed interna alla galleria. Con l’utilizzo e la valorizzazione dei binari originari della miniera si consente la visita ai portatori di handicap motori e visivi: un allestimento speciale su carrello da miniera permette al disabile con la propria carrozzina di esplorare la miniera insieme al resto del gruppo, i non vedenti utilizzano i binari come batti bastone e leggono i cartelli illustrativi appositamente scritti in braille. Questo intervento di utilità sociale unico nel suo genere è stato condiviso e realizzato grazie alla collaborazione con: Fondazione Comunitaria della Provincia di Lecco, Comune di Primaluna, Comunità Montana della Valsassina, Parco della Grigna, Banca di Credito Cooperativo della Valsassina, Miniere Turistiche del Lago di Como, nonché Legambiente Lecco, Associazione che ha progettato e realizzato l’intervento all’interno dell’area mineraria.
Molto spesso la fruibilità a l’accessibilità per disabili di aree di interesse naturalistico è molto limitata. Nel nostro territorio non sono molte le situazioni in cui si sono create le condizioni ideali perché la disabilità non risulti un problema o un limite in termini di godimento dell’esperienza naturale. Al contrario chi soffre di disabilità di diversa sorte si ritrova spesso in condizioni di maggiore comfort proprio all’interno delle città, perdendo però così l’opportunità di un frequente contatto diretto con la natura.
La finalità di questo lavoro è quella di spezzare questo trend e di favorire un incontro tra persone con disabilità e spazi naturali. 
 Questa realtà, vuole sperimentare la possibilità di utilizzare delle risorse economiche per sviluppare contemporaneamente percorsi di sensibilizzazione ambientale e allo stesso tempo fornire strumenti che agevolino la fruizione di ambienti naturali a persone disabili, integrando così anche la dimensione sociale. Nello specifico è emerso come il bisogno tipico di persone non-vedenti o ipovedenti per godere di un’esperienza in natura, non sia tanto arrivare ad un’autonomia completa all’interno di un percorso. Tale obiettivo risulterebbe, nella maggior parte dei casi, irrealistico e fuori portata. Più frequente e più realistica la strutturazione di un percorso agevolato e comodo perché la persona non-vedente possa essere accompagnata e, soprattutto, la realizzazione di punti specifici del percorso in cui possano concentrarsi momenti di approfondimento ed esperienza sensoriale che permettono di vivere la natura, pur non potendola vedere.
La galleria offre suoni particolari, legati al correre dell’acqua tra le faglie e i silenzi assoluti in alcuni punti, sensazioni tattili uniche per via delle diverse concrezioni molto ravvicinate fra di loro e che si possono toccare sentendone le differenze, esperienze olfattive differenti legate alla prevalenza di alcuni elementi che variano all’interno delle gallerie. Macchinari, attrezzi presenti in galleria, utilizzati per il lavoro, possono essere toccati permettendo di farsi un’esperienza di come uomo e natura si sono incontrati in questi luoghi.

Nessun commento:

Posta un commento