2018-07-12

Mandello. “Si abbattono alberi anche secolari con troppa facilità!”


Da Mandello riceviamo e pubblichiamo:
Spettabile redazione,
da qualche tempo in qua sul territorio del comune di Mandello (ma, va detto, pure nei comuni vicini) si assiste al taglio indiscriminato (e mi viene da aggiungere un po’… scellerato) di alberi anche di grosso fusto che svettano per anni, anzi per decenni, in tutta la loro bellezza e che da un giorno all’altro… spariscono perché tagliati, come si suol dire, al piede!

Penso ad esempio al bellissimo esemplare che c’era nel giardino della casa di riposo di Mandello, dove sono in corso lavori di ristrutturazione. Non si poteva proprio evitare l’abbattimento della pianta, a giudicare dalla sua maestosità in perfetto stato di salute?
Ma questo non è che un esempio. Di recente, per citarne un altro, abbattimenti sono stati segnalati nel prato antistante la Moto Guzzi, verso il sottopassaggio ferroviario che immette nella rotatoria. Si tratta, per rendere ancor meglio l’idea, di quegli alberi che in primavera fioriscono - alcuni di bianco altri di rosa - regalando uno scorcio semplicemente incantevole ai mandellesi e in generale a chi si trova a transitare da quelle parti.
Altri casi di abbattimenti (o di potature malfatte e indiscriminate) li ho riscontrati in varie zone di Mandello: in via delle Erbe, in viale della Costituzione, in via Dante, verso le “Quattro ruote”, scendendo dalla stazione ferroviaria verso il lago e l’elenco potrebbe continuare.
Ma siamo certi che gli alberi abbattuti fossero tutti pericolanti, malati o che per qualsiasi altra ragione davano fastidio al punto da dover essere eliminati, anche se in aree private? E i permessi per tagliarli saranno stati concessi dopo un attento esame dello stato di salute delle piante stesse?
Ora non vorrei che a “pagare” per la prevista futura ristrutturazione di piazza Garibaldi fosse anche il grande cedro che si trova alla fine di via Manzoni (per capirci, appena prima della curva che immette in piazza Gera).
Sappiamo che sono anni che la procedura di richiesta dell’autorizzazione per l’abbattimento di un albero è stata snellita e sappiamo anche che il permesso va chiesto all’Ufficio ambiente del comune territorialmente competente.
Se entro 30 giorni dalla richiesta l’ufficio non provvede a rispondere, credo valga la regola del silenzio-assenso. Se poi si intende abbattere un albero che presenta un tronco del diametro inferiore a 80 centimetri, ho saputo che basta inviare una comunicazione scritta allo stesso ufficio in cui si dichiara di provvedere all’abbattimento.
E’ in ogni caso necessario chiedere il permesso di abbattimento anche se la pianta in questione è morta, malata o irrimediabilmente danneggiata.
Per chi decide di tagliare un albero senza permesso sono previste multe che vanno fino a quasi 500 euro per ogni pianta. E in più vige l’obbligo di sostituzione.
Per fare un esempio, un cittadino di Parma che ha abbattuto (nella sua proprietà privata) due alberi con il tronco di 135 e 180 centimetri non solo ha dovuto pagare una multa di 350 euro, ma ha pure dovuto provvedere alla messa a dimora di 32 nuovi alberi nell’area in cui sono state tagliate le due prime piante.
Ma non è tutto. A seguito della richiesta di abbattimento, un tecnico agronomo deve eseguire un sopralluogo e verificare che la pianta debba essere abbattuta per giuste ragioni, così come rientra nei casi previsti dal Regolamento del verde.
Alcuni regolamenti regionali necessitano anche di una motivazione. In questo caso, spesso si può motivare la richiesta di taglio albero affermando che l’albero può arrecare danno a costruzioni, manufatti o a reti tecnologiche; è irrimediabilmente danneggiato da calamità naturali, parassiti o malattie; rappresenta una minaccia di pericolo per la pubblica e privata incolumità; è completamente secco o schiantato.
Tutto questo per dire che a me (ma credo e spero di interpretare il pensiero di altri concittadini) pare che si stiano tagliando alberi con eccessiva facilità. E soprattutto inutilmente.
Pensiamo quanti decenni ci vogliono perché una pianta raggiunga determinate altezze e dimensioni e pensiamo altresì a quante poche ore siano necessarie per abbatterla e raderla al suolo!
Ringrazio per l’attenzione e cordialmente saluto.

Lettera  firmata - Mandello Lario

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