2018-06-04

Trofeo podistico interforze, tutti di corsa! E una dedica a Giarletta

Ha preso il via alle 9.30 in punto di domenica 3 giugno il XIV Trofeo podistico interforze della provincia di Lecco, corsa non competitiva rivolta principalmente al personale in servizio e in congedo delle forze di polizia, enti pubblici e privati, nonché ai loro familiari, amici e simpatizzanti.

Organizzata dal Comitato interforze per il tempo libero guidato dal grand’ufficiale Filippo Di Lelio, quest’anno l’iniziativa è stata dedicata alla memoria di Giovanni Giarletta, giovane ed esperto alpinista tragicamente scomparso lo scorso febbraio in un improvviso cedimento di ghiaccio sulla Grignetta, la montagna che stava scalando insieme all’amico Ezio Artusi, anch’egli venuto a mancare.

E’ proprio a lui che è stata intitolata la coppa per il vincitore assoluto, consegnata dai genitori di “Charlie”.
Più di 300 gli iscritti, tra i quali figuravano anche una dozzina di gruppi.
All’organizzazione hanno collaborato Carabinieri, Guardie di finanza, Polizia di Stato e Polizia penitenziaria, nonché Vigili del fuoco, Polizia provinciale, Polizia locale, Croce Rossa e IPA.
La corsa, con partenza e arrivo presso il centro sportivo comunale del Bione di Lecco, si è snodata lungo un percorso di 6 chilometri complessivi, che dopo i primi 300 metri di pista si è sviluppato sulla ciclabile adiacente all’impianto stesso, da piazza Era a Pescarenico fino a Rivabella, tra i celebri luoghi manzoniani.

Un tracciato, insomma, panoramico e suggestivo, baciato anche da un timido sole che di tanto in tanto ha fatto capolino tra le nuvole.
A garantire la sicurezza dei podisti lungo la strada diversi gruppi della Protezione civile e dell’Associazione nazionale carabinieri, oltre ad alcune squadre della Croce Rossa di Lecco.


Il comitato organizzatore ringrazia tutti i partecipanti alla gara podistica. Soddisfazione per la splendida giornata viene espressa in particolare dal presidente Filippo Di  Lelio, dal segretario Elviro Cordivani e dai consiglieri Francesco Magrì e Gianni Colombo.

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