2018-06-16

Siglato il nuovo Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro per le imprese edili ed affini della provincia di Lecco

Positivi i commenti delle Organizzazioni imprenditoriali e sindacali dei lavoratori


È stata siglata nei giorni scorsi da ANCE Lecco Sondrio, Confartigianato Imprese Lecco e le Organizzazioni Sindacali di settore FENEALUIL Alta Lombardia, FILCA-CISL Monza Brianza Lecco e FILLEA CGIL Lecco, l’intesa relativa al rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro per le imprese edili ed affini della provincia di Lecco.

L’accordo - al quale il Contratto nazionale di settore demanda la definizione di determinati ambiti normativi ed economici - si applica con decorrenza dal 1° giugno 2018 a circa 600 imprese e oltre 3000 lavoratori del territorio e resterà in vigore fino al 31 maggio 2020.
Con questo rinnovo, agli operai ed agli impiegati di tutti i livelli spetterà un aumento di circa € 14 lordi mensili, suddivisi tra le diverse indennità di mensa o concorso spese pasto (alternative tra loro, + 0,50 €/giorno) e di trasporto (+0,20 €/giorno).

“Si tratta di una cifra in linea con le competenze attribuite dal sistema contrattuale e con quanto pattuito nel rinnovo precedente del giugno 2013.– spiega il direttore di ANCE Lecco Sondrio, Paolo Cavallier– Tale aumento testimonia comunque la volontà delle parti sociali di addivenire ad un accordo pur in un momento ancora di difficoltà del settore edile che tenta con fatica di uscire da un decennio di crisi, come testimonia per altro il fatto che non esistono ancora oggi le condizioni contrattuali per l’erogazione dell’Elemento variabile della retribuzione”.
“L’accordo– continua Cavallier – per altro fornisce per la prima volta una risposta concreta in termini di flessibilità di orario di lavoro agli autisti di autocarri pesanti e riconosce il valore della reperibilità notturna e festiva di quei lavoratorichiamati a restare a disposizione dell’azienda per far fronte a possibili particolari emergenze. Infine evidenzia l’importanza che tra le parti sociali sia mantenuta alta l’attenzione nella lotta all’irregolarità contributiva e dei rapporti di lavoro, quale condizione per una sana competizione delle imprese nel mercato e la più elevata tutela di chi lavora ”.

“L’accordo – concorda il segretario generale di Confartigianato Imprese Lecco, Vittorio Tonini– è frutto di un’intensa contrattazione portata avanti con l’obiettivo di tutelare i lavoratori di uno dei comparti che ha subito maggiormente la crisi degli ultimi anni e che ora sta lentamente ripartendo. Con questo rinnovo sono stati ritoccati i compensi riguardanti le prestazioni orarie e le indennità e si sono definite meglio alcune situazioni lavorative come l’orario di lavoro applicabile ai cosiddetti “discontinui”. Inoltre, Confartigianato Imprese Lecco ribadisce, con le altre forze sottoscrittrici dell’accordo, il proprio impegno a favore della regolarità dei rapporti di lavoro e della contribuzione agli enti previdenziali a tutto vantaggio dei diritti dei lavoratori, della sicurezza dei cantieri e della legittima e leale concorrenza tra le imprese”.

Positivo il giudizio espresso dalle segreterie territoriali delle federazioni degli edili di Cgil, Cisl e Uildall’intesa raggiunta che, con il valore aggiunto di una forte unità sindacale del territorio, ha determinato il raggiungimento massimo del livello di trattativa e di risultati ottenuti rispetto alla congiuntura economica e al momento storico che il settore della nostra provincia sta attraversando.
“L'accordo è stato firmato in un momento delicatissimo del settore che, dal precedente contratto, ha visto vistosamente diminuito il numero di aziende e di addetti nella Cassa edile del nostro territorio– afferma la segretaria generale Fillea Cgil Lecco Veronica Versace – Tuttavia la tradizionale dialettica sindacale che caratterizza il mondo delle costruzioni a Lecco ha consentito di trovare margini di contrattazione considerati soddisfacenti dalle organizzazioni sindacali”.

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, nella piattaforma presentata ad Ance e alle associazioni artigiane per il rinnovo contrattuale territoriale dell'edilizia, si erano date l'obiettivo di dare applicazione alla Contrattazione nazionale dell'Industria e dell'Artigianato. “È nostro obiettivo– indica Riccardo Cutaia, segretario generale Feneal Uil Alta Lombardia– sia per il mantenimento del contratto di secondo livello territoriale sia per il rilancio del settore, attraverso il contenimento di forme di coesione del contratto degli edili e con la costruzione di un Osservatorio per monitorare i fenomeni illegali e contrattuali diversi dal contratto edile presenti nei cantieri del Lecchese”.

Ci saranno aumenti economici legati ad obiettivi, come previsto dalla contrattazione di secondo livello. “Saranno introdotte nuove indennità e ci sarà l'incremento di quelle già esistenti– sottolinea Silvio Baita, segretario generale Filca Cisl Monza Brianza Lecco–, quali mensa, trasporto e miglioramento delle prestazioni della Cassa Edile”.

L’accordo per la prima volta regolamenta un’indennità contrattuale di reperibilità, che sarà corrisposta a quei lavoratori che devono restare a disposizione dell'azienda per sopperire ad esigenze non prevedibili (ad esempio, al fine di assicurare il ripristino e la continuità dei servizi di pubblica utilità): tale indennità avrà un valore di € 7,00 lordi giornalieri per la reperibilità notturna ferialee di € 9,00 lordi giornalieri per la reperibilità di sabato e giorni festivi. Viene inoltre definito l’orario di lavoro applicabile agli autisti di autocarri pesanti, classificati come “discontinui” (per i quali l’orario settimanale medio annuo normale è di 48 ore) e prevista una maggiorazione per le ore da questi prestate tra le 40 e le 48 ore settimanali.

L’accordo di rinnovo è stato infine l’occasione per le organizzazioni stipulanti per ribadire l’impegno comune a favore della regolarità dei rapporti di lavoro e della contribuzione agli enti previdenziali a tutto vantaggio dei diritti dei lavoratori, della sicurezza dei cantieri e della legittima e leale concorrenza tra le imprese.

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