2018-06-21

Al Rotary Club Lecco Manzoni, si parla di superamento della crisi economica


Lavorare in rete per imprenditori e professionisti significa intraprendere percorsi di collaborazione e coordinamento idonei a realizzare obiettivi condivisi, plusvalore per tutti.

Nata con le prime forme di economia, la rete, tra i suoi alti e bassi, sta ritrovando la sua massima espressione in questi anni difficili che stiamo attraversando.
Anche la nostra città non è rimasta insensibile al fenomeno della rete, aprendosi a diverse cooperazioni aventi a denominatore comune la promozione reciproca di affari.
La serata è stata aperta da Silvia Grioni, Area Director, e Andrea Colombo, Executive Director di BNI Lombardia Nord, che, con professionalità e passione, ci hanno introdotto nel mondo BNI.
BNI, acronimo diBusiness Network International, nata in California nel 1985 per volere di Ivan Misner, imprenditore spinto dal desiderio di superare la sua crisi aziendale, è arrivata in Italia nel 2003, per poi espandersi a macchia d’olio in diverse regioni della nostra penisola. Oggi, è la più grande organizzazione di business networking e scambio di referenze a livello internazionale. I suoi Membri sono imprenditori e professionisti che, in piena gratuità, promuovono reciprocamente le proprie attività, favorendo l’incremento del loro giro di affari. Grazie all’esclusività della professione (per intenderci, una persona per professione) e ad un programma basato sul passaparola strutturato, positivo e professionale, nel suo interno si sviluppano relazioni significative a lungo termine, basate sulla fiducia e improntate alla filosofia del “Givers Gain” (Chi dà, riceve). Gli aderenti in BNI, divisi in Capitoli, si incontrano ogni settimana, preferibilmente nella primissima mattinata, ante giornata lavorativa, per condividere l’opportunità di scambio di idee, contatti, referenze di affari di qualità. Per di più, la partecipazione in BNI permette l'accesso a formazione professionale erogata da esperti del settore; senza tralasciare la possibilità di fare network e business con centinaia di migliaia di Membri BNI in tutto il mondo. In sintesi, BNI cambia il modo in cui il mondo fa affari! (“Changing the Way the World Does Business”).
La parola è passata a Gianluigi ViganòAmministratore Delegato Circuito Linx Lombardia Srl
1.  Circuito Linx è un circuito di imprese a cui viene data l’opportunità di incrementare il proprio giro d’affari sfruttando il proprio potenziale inespresso, vale a dire la massima capacità produttiva, grazie alla conoscenza di potenziali nuovi clienti sempre appartenenti al circuito. Con l’incremento del proprio fatturato, generato attraverso la partecipazione a questa rete, le imprese hanno la possibilità di pagare i propri costi fissi, anziché in denaro, in “merce” o competenze;  praticamente con nuovo lavoro. Questo mercato complementare al tradizionale mondo euro permette alle imprese di aumentare il proprio fatturato, i propri clienti, risparmiando la propria liquidità. Romi Fuke, prendendo le mosse dalla conoscenza del circuito Sardex, nato in Sardegna nel 2013, nel 2014 decide, con Gianluigi Viganò (imprenditore affermato nel mondo dell’editoria), di ampliare il proprio modello anche in Lombardia, dove lo stesso prende piede in modo vincente.
 Gli strumenti del Circuito, insieme allo staff che elabora un piano su misura per le aziende, sono gli assi nella manica per vincere sul mercato. L’isolamento, spesso causa di cedimenti e chiusure imprenditoriali, viene sostituito da un mercato definibile “circolare”, dove le risorse di ciascuna azienda si arricchiscono attraverso la reciproca disponibilità ad “investire” la propria liquidità, rappresentata dalla merce o da competenze specifiche, finanziandosi reciprocamente a tasso zero. E, quel che più conta, la ricchezza prodotta rimane sul territorio lombardo, privilegiando le produzioni locali, gli acquisti a chilometro zero, incentivando, così, un modello di sviluppo sostenibile. Abbattimento dei costi in euro, risparmio di liquidità, miglioramento dei flussi di cassa, sono determinanti della ripresa economica tanto auspicata.

È stata poi la volta dei Liberi Imprenditori Associati (LIA),espressisi nella voce del proprio Presidente,  Matteo Milani, e del Vicepresidente, Francesco Manfredi.
Attiva dal 2011, riunisce 62 associati che quest’anno sono confluiti nella Federazione lecchese.
Nata in piena crisi economica ad Airuno, su iniziativa di Rodolfo Manzocchi, ha deciso di estendere il progetto di cui era portatrice nel territorio lecchese al fine di raccordare imprenditori e professionisti animati dall’intento di fare rete per supportarsi reciprocamente e ripartire.  Lavorare in squadra offre l’opportunità di condividere buone pratiche e di essere sempre informati sulle agevolazioni e sui bandi promossi dalle istituzioni. Scopo primario dell’Associazione è operare  nell’interesse delle imprese associate, con l’ambizione di fornire loro servizi innovativi e moderni per la soluzione dei problemi, in base ad un rapporto chiaro. Comunque, l’adesione all’Associazione è libera al punto che anche coloro che intendono usufruire dei servizi delle aziende collegate possono farlo senza obbligo di adesione. A tal fine, è  stata decisa l’apertura di uno sportello imprese per dare consulenza a 360 gradi in modo gratuito ad imprese aderenti e non. Va da sé che l’adesione garantisca agli associati convenzioni e scontistiche significative. Promozione reciproca, aiuto specializzato e professionale, sono le parole d’ordine dell’Associazione.
Ha chiuso la
serata l’intervento del Presidente di Federmanager Lombardia, Francesco Castelletti. 
In questi momenti di crisi, l’attenzione dei manager associati è stata costantemente rivolta alle imprese, specie piccole e medie, che per cultura e difficoltà economiche, non si sono mai avvalse o hanno rinunciato alle competenze qualificate di un manager (statistiche alla mano). In un paese in cui l’innovazione tecnologica avanza al punto di renderci incapaci di prevedere il futuro anche più breve, occorrono manager in grado di governare l’innovazione. Per vincere la sfida che l’innovazione tecnologica lancia al mondo del lavoro servono formazione di qualità e capacità trasversali; nonché politiche attive del lavoro preventive alla fuoriuscita dal mercato del lavoro stesso. I manager sono i rappresentanti di una classe dirigente pronta al cambiamento e pronta a mettersi costantemente in discussione; soprattutto, sono portatori di un bagaglio di competenze, valori culturali e sociali pietre angolari sulle quali costruire il nostro futuro. 
Incontro interessante, foriero di conoscenze e messaggi propositivi per il superamento della crisi economica che ci affligge da alcuni anni, ha commentato la Presidente del Rotary Club Lecco Manzoni, l’Avvocato, Dottore Commercialista, Nicoletta Spagnolo.

Ha poi aggiunto che le opportunità proposte hanno a comune denominatore messaggi trasversali di qualità, fiducia, etica professionale ed imprenditoriale; nonché la visione di come lo sviluppo imprenditoriale passi attraverso la condivisione di valori. Sono tutti assi portanti di una sana economia, motori propulsori di crescita e progresso. Mai come oggi abbiamo bisogno di credere ancora nel valore di una stretta di mano tra imprenditori e della forza del merito e della premialità.

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