2018-04-06

Il Rotary Club Lecco Manzoni punta sulla prevenzione: “Vivere meglio in salute”

Serata all’insegna della salute quella di giovedì 29 marzo, quando il Rotary Club Lecco Manzoni ha ospitato il Dott. Simeone Andrullinefrologopresso la Divisione di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale A. Manzoni di Lecco, per trattare il delicato tema della prevenzione delle malattie renali.

Con estrema professionalità e chiarezza ci ha descritto le classiche patologie renali, indicandoci come riconoscerle, come trattarle e soprattutto come prevenirle. 
“I reni sono organi essenziali per la vita e possono ammalarsi per vari motivi e spesso in modo occulto, ossia senza dare particolari sintomi o segni di allarme. Per scoprire se una persona ha una malattia renale, oltre a una buona visita medica, possono servire alcuni esami del sangue, un esame delle urine ed un ecocolor doppler renale, che dà informazioni maggiori rispetto alla comune ecografia dell’apparato urinario. In Europa e ancor più negli USA, le cause di danno renale più frequenti e trattabili sono il diabete mellito, l’obesità e l’ipertensione arteriosa. In aggiunta, occorre prestare attenzione, in pazienti predisposti, anche ai danni renali causati da alcuni farmaci come gli analgesici o antiinfiammatori non steroidei, alcuni antibiotici, l’allopurinolo usato nei pazienti iperuricemici o i dicumarolici o anticoagulanti orali usati per esempio nei pazienti con fibrillazione atriale. Le situazioni di ipovolemia/disidratazione dovute per esempio a vomito e/o diarrea e l’uso di mezzi di contrasto usati per motivi cardiologici (coronarografia) o radiologici (TAC, angio-TAC) costituiscono altre occasioni per il possibile sviluppo di  danno renale soprattutto in pazienti anziani, cardiopatici o in terapia con un ace-inibitore o con la metformina, un farmaco molto usato e utile nella cura del diabete. 
Per prevenire la malattia renale occorrerà quindi adottare quelle misure utili per evitare o almeno controllare le malattie citate partendo dall’adozione di uno stile di vita sano, evitare l’uso del fumo e delle droghe, moderare il consumo di bevande alcooliche, correggere un sovrappeso se presente con una dieta ipocalorica e un’adeguata attività fisica aerobica, seguire una dieta ipoglucidica e ipolipidica in presenza di diabete, una dieta iposodica limitando formaggi e salumi in caso di ipertensione arteriosa, moderare il consumo di carne, assumere congrue quantità di verdure ed ortaggi per aumentare l’apporto di fibra alimentare e ridurre l’apporto dietetico di colesterolo e grassi saturi. Una particolare attenzione va riservata anche all’apporto idrico: mentre le persone normali devono bere solo quando hanno sete, i pazienti con calcolosi renale o predisposti a fare calcoli renali dovrebbero sforzarsi a bere di più soprattutto alla sera prima di andare a letto e al mattino. Invece, i pazienti cardiopatici, cirrotici o con tendenza a gonfiarsi o in caso di edemi declivi dovrebbero bere di meno.
Una volta fatta la diagnosi di malattia renale, è importante sapere come questa evolva nel tempo. Sarà quindi utile un controllo nefrologico periodico allo scopo di ridurre la temuta progressione del danno renale verso l’insufficienza renale terminale e quindi la necessità di dialisi. 
I controlli periodici dal proprio medico di fiducia o dal medico specialista, per essere più efficaci,  devono infine avvenire valorizzando l’uso del diario glicemico se diabetici, del diario pressorio se ipertesi, del diario del peso se cardiopatici, nefropatici o epatopatici, oltre ai risultati degli esami di laboratorio personalizzati in base ai problemi specifici di ciascun paziente.”
A concludere la serata, un’altra relatrice, la giovane Francesca Verzeri, fisioterapistapresso lo studio “Centro di Medicina Riabilitativa Resegone” con sedi a Vercurago e Cisano Bergamasco.
Con altrettanta professionalità e semplicità espressiva ci ha parlato della riabilitazione del pavimento pelvico.
“Il pavimento pelvico è quell’insieme di muscoli e legamenti posti alla base dell’addome, tra il pube e il coccige, la cui funzione quotidiana è dare contenimento e sostegno agli organi ivi collocati, regolando la minzione, la defecazione, la fuoriuscita/contenimento di gas, la respirazione, e, non per ultimo, giocando un ruolo chiave nella vita sessuale e riproduttiva. 
La terapia di riabilitazione del pavimento pelvico è molto sviluppata nel Nord Europa; negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Italia, anche se l’imbarazzo nel parlarne e nel chiedere aiuto è spesso ancora troppo radicato. 
La riabilitazione si può effettuare su tutte le donne che abbiano problemi di incontinenza urinaria da sforzo (ad esempio, a seguito di colpo di tosse, sollevamento pesi, o starnuto, ecc … ), oppure incontinenza urinaria da urgenza (sento lo stimolo ma non arrivo in tempo in bagno). E’ utile anche come prevenzione delle non infrequenti conseguenze da gravidanza e menopausa. 
I risultati sono molto buoni già dopo poche sedute dall’inizio della terapia. Inoltre, i semplici esercizi si possono eseguire anche al proprio domicilio. La terapia è anche di supporto ai problemi maschili.
L’invito è a non avere paura di parlarne con lo specialista; ci sarà sempre una soluzione al proprio problema.”
Parlare di prevenzione e cure, ha commentato la Presidente del Rotary Club Lecco Manzoni, l’Avv. Nicoletta Spagnolo, significa abbattere le barriere dell’ignoranza e della cattiva o nulla informazione sanitaria, spianando così la via ad una miglior qualità della vita. Il Rotary ha anche questa funzione.

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