2018-03-03

VILLA DEL BALBIANELLO INAUGURATA VIA GUIDO MONZINO SI APRE SABATO 17 MARZO LA NUOVA STAGIONE

La strada che porta a Villa del Balbianello porterà il nome di “Via Guido Monzino”. La cerimonia di intitolazione ufficiale da parte del comune di Tremezzina (CO) si è svolta nella mattinata di ieri,  anniversario della nascita di Monzino, ultimo proprietario della villa che, alla sua morte, donò la storica dimora al FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Imprenditore, collezionista e appassionato viaggiatore, il conte Guido Monzino  (1928-1988) dedicò gran parte della sua vita alle imprese alpinistiche e alle esplorazioni. Fu il primo a portare la bandiera italiana al Polo Nord e in cima all’Everest. Ha compiuto venti spedizioni in tutto il mondo, tra cui si ricordano la traversata delle Grandes Murailles, il Cerro Paine, la prima assoluta del Kanjut Sar.
Acquistò Villa del Balbianello nel 1974 e ne fece il rifugio dove conservare con ordine e gusto i ricordi di una vita avventurosa. Si dedicò a una completa opera di ristrutturazione, che interessò lo splendido giardino e gli edifici. Qui decise di collocare le sue numerose collezioni d'arte, l'importante biblioteca, i cimeli delle spedizioni, in particolare quelle all'Everest del 1973 e al Polo Nord, raggiunto nel 1971 con slitte trainate da cani.
Per sua volontà, alla morte nel 1988, il FAI prese in carico la rigorosa gestione della villa, preservandone lo spirito che rivive nel meraviglioso giardino e negli ambienti dove sono custoditi libri, mappe, strumenti di viaggio, arredi e preziose quanto curiose collezioni di oggetti d’arte antica e primitiva e l’affascinante Museo delle Spedizioni: tutto è ancora allestito secondo il suo volere.
Durante la visita della è anche possibile visionare il video Guido Monzino: l’ultimo esploratore di Simone Pera e Alberto Saibene, prodotto dal FAI (durata 25 minuti) che rappresenta uno strumento per comprendere chi fosse davvero questo personaggio e quali fossero i motivi profondi che lo hanno spinto a essere un uomo fuori dal tempo, un “Duca degli Abruzzi in pieno XX secolo”. Il documentario unisce le testimonianze di chi lo ha conosciuto con le immagini delle spedizioni che lo stesso Monzino ebbe cura di far filmare dai più grandi operatori dell’epoca.

SABATO 17 MARZO, UNA NUOVA STAGIONE A VILLA DEL BALBIANELLO. Superata la soglia dei 117.000 visitatori nel 2017, Villa del Balbianello si appresta a riaprire, sabato 17 marzo, per una nuova stagione. Per il terzo anno consecutivo, la storica dimora affacciata sul Lago di Como è stata il bene del FAI più visitato d’Italia. Un apprezzamento da parte del pubblico che si è ripetuto anche nel periodo invernale, grazie al prolungamento del calendario fino all’Epifania - che verrà ripetuto anche quest’anno - a conferma di una capacità di attrazione che supera le stagioni
Nel 2017, l’affluenza ha fatto registrare un nuovo record con circa 117.800 visitatori, la stragrande maggioranza stranieri, con un incremento di francesi, inglesi, americani e australiani. In aumento anche cinesi, asiatici e arabi. Scenario favoloso per nozze da sogno, nel 2017 Villa del Balbianello è stata scelta come location per 140 matrimoni da coppie arrivate da ogni parte del mondo: Gran Bretagna, Usa, Australia, Svezia, Germania, Svizzera, Italia, Emirati Arabi, Francia, Olanda. Per il 2018 e il 2019, le prospettive sono altrettanto positive. L’anno in corso è vicino al tutto esaurito con 96 date già prenotate. Ad aprire la stagione degli eventi privati, una cena aziendale il 21 marzo, mentre il primo “si” è fissato per il 15 aprile per una coppia russa, poi via via un calendario sempre più fitto fino a novembre. E qualcuno  con largo anticipo ha già prenotato la cerimonia nuziale per il 2019. Talvolta si tratta di eventi decisamente poco convenzionali, come le coppie travestite da personaggi di Guerre Stellari, a evocare il celebre ‘sì’ di Anakin Skywalker e Padmé Amidala in Star Wars Episodio II - La guerra dei cloni. Ma Villa del Balbianello sembra ispirare momenti di romanticismo molto particolari. Ci sono gli sposi che chiedono di essere accompagnati dal pontile alla Loggia Durini da suonatori di chitarra e mandolino. O i fidanzati che organizzano, in un angolo del parco, un gesto speciale per la loro dichiarazione d’amore. Aumentano anche i servizi fotografici per gli sposi e i fotobook personali.

CALENDARIO PIU’ LUNGO. Più che positivo il bilancio dell’apertura invernale, che verrà replicata anche quest’anno fino all’Epifania 2019. Nei giorni festivi e nei ponti dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, sono stati 2.300 i visitatori che hanno apprezzato le bellezze della villa e la duplice ambientazione della Natività a cura dall’associazione Amici del presepe - sezione Tremezzina nella darsena e nella Loggia Segrè.
Nella Loggia Segrè erano stati allestiti dieci diorami realizzati dai maggiori maestri di queste produzioni, mentre nel porticciolo reso celebre anche per essere stato scelto dal regista George Lucas come location di alcune scene del film Guerre Stellari - Episodio II “La guerra dei cloni” era stato ambientato un presepe in stile lacustre con una trentina di statue ad altezza naturale.
La conferma delle aperture invernali è in linea con l’incremento di presenze e arrivi nelle località del lago nei mesi di dicembre e gennaio. Negli ultimi anni la stagione si è allungata, scivolando di fatto fino alle festività natalizie, e Villa del Balbianello sarà in prima fila nella promozione del turismo invernale, grazie anche alla collaborazione con “Lago di Natale” di Como Città dei Balocchi, progetto per l’illuminazione di alcuni dei luoghi più suggestivi del Lario.


SEMPRE PIU’ GREEN. In linea con la sua vocazione di profondo rispetto dell’ambiente in cui è inserita, e con la campagna “#salvalacqua” lanciata durante il Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari FAI che si è tenuto a Palermo la scorsa settimana, Villa del Balbianello ha installato quest’anno tutti gli accorgimenti necessari per il risparmio energetico dell’acqua.
Inoltre sono partiti i lavori di messa in sicurezza del versante del Dosso di Lavedo sopra il percorso pedonale con la pulizia del sottobosco e la posa in opera di barriere antismottamento di legno.
E grazie alla Croce Rossa di Menaggio, è stato posizionato un defibrillatore, l’apparecchio salvavita utile per proteggere il più possibile un luogo così tanto frequentato.
A livello di manutenzioni spiccano il restauro della statua di San Francesco sul piazzale della chiesetta con la ricostruzione del braccio mancante, il rispristino del sistema di canalizzazione delle acque piovane con un ampliamento dei canali e il primo “rinfresco” delle pareti della Loggia Segrè dopo ben 5 anni.

IL LEGAME CON IL TERRITORIO. Sempre più proficue le sinergie con il territorio. Si sta incrementando la rete di partner FAI in modo da collaborare in maniera più stretta con gli operatori economici della zona. Inoltre, Villa del Balbianello ha intensificato i rapporti con gli istituti superiori e quest’anno è stata inserita nei programmi di alternanza scuola-lavoro a cui partecipano già 26 studenti divisi in diversi periodi tra primavera ed estate.


GIORNATE FAI DI PRIMAVERA. Come ogni anno, i giardini di Villa del Balbianello saranno fra i beni protagonisti delle Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo, insieme alla Torre del Soccorso a Ossuccio e ad altre location aperte dalla Delegazione FAI di Como. Sabato 24 la giornata sarà anche arricchita da un ‘evento nell’evento’ con un aperitivo pomeridiano.

SERE FAI D’ESTATE. Come ogni anno, Villa Balbianello ospita una serie di eventi aperti al pubblico che prende il titolo di Sere FAI d’Estate (negli anni scorsi il calendario andava sotto il nome “Sete di cultura e peccati di gola”) Quest’anno il programma è decisamente molto più ricco: 17 e 24 giugno, 13 luglio, 9 e 17 agosto, aperitivi con musica dal vivo. 5, 12 e 19 ottobre, tre serate con raffinate cene a tema, degustazioni delle eccellenze gastronomiche con piatti della tradizione culinaria milanese, romana e napoletana, visite al giardino e agli interni della villa e musica dal vivo.
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DAL CARDINAL DURINI ALL’ESPLORATORE DELL’ARTICO.
Fu il Cardinale Angelo Maria Durini a edificare il complesso di Villa del Balbianello alla fine del XVIII secolo, sui resti di un convento francescano, di cui oggi resta la facciata dell’antica Chiesa. Alla morte del cardinale, la villa passò al nipote Luigi Porro Lambertenghi, attivo patriota antiaustriaco che volle Silvio Pellico come precettore per i propri figli. Balbianello è un luogo molto caro a Pellico, che così lo evocò in una lettera: ‘Benedetto Balbianino! Vi passerei volentieri la mia vita, tanto è romanzesco, poetico, magico questo soggiorno’. Il complesso passò poi al marchese Giuseppe Arconati Visconti e successivamente al generale americano Butler Ames, che lo sottopose a un attento restauro. Nel 1974 gli eredi la vendettero all’imprenditore Guido Monzino, appassionato esploratore e alpinista. Esponente di una delle più solide famiglie della borghesia milanese, egli si dedicò a una nuova opera di ristrutturazione, che interessò non solo gli edifici ma anche lo splendido giardino, cui venne conferito l’aspetto attuale, e riarredò completamente le stanze. Fu lo stesso Monzino a decidere di lasciare la villa, insieme con gran parte del Dosso di Lavedo, in eredità al FAI, che la gestisce dal 1988.


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