Il
direttore Riva: "Imporre delle scelte senza ascoltare la gente e le
imprese non è sinonimo di piglio manageriale"
La decisione di alzare in modo pesante le
tariffe dei parcheggi di Lecco non è certo passata inosservata. I negozianti e
i loro clienti, ma anche tanti cittadini e diversi turisti, si sono lamentati
dei costi eccessivi della sosta in centro.
Con incrementi significativi che
hanno portato il costo di 1 ora di
parcheggio tra 1,5 e 2 euro. "Questa decisione va a penalizzare l'intera
città e i risultati sono evidenti a un mese dall'introduzione delle nuove
tariffe - sottolinea il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva - I
nuovi costi stanno riducendo il numero di persone che arriva in centro. E
questo penalizza le diverse attività, negozi e bar. Mi pare anche una scelta
incomprensibile viste le tante parole spese da questa Amministrazione per
favorire il turismo e la vivacità in città! Così si spinge la gente a stare
lontana dal centro e da Lecco". E continua: "L'incremento ha portato
alla riduzione delle soste brevi: nessuno pretende oggi di avere il parcheggio
gratuito in centro, ma andrebbero almeno favoriti gli automobilisti che si
fermano per poco tempo, per fare una commissione o bere un caffè. Ecco perché
abbiamo chiesto, nel corso di un incontro a cui ha preso parte anche il
presidente della Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano, di introdurre una
tariffa ridotta, 50 centesimi, per la prima mezzora di sosta. Così si
incentiverebbe pure il ricambio dei parcheggi. Finora però la nostra richiesta
non è stata accolta, anzi... E così non ci resta che scoprire di essere una
delle località con i parcheggi più cari: un record di cui avremmo voluto volentieri
fare a meno".
Di fronte alle proteste e alle proposte,
l'Amministrazione Comunale ha infatti annunciato di volere tirare dritto.
"Non capiamo questa posizione intransigente del Comune e in particolare
dell'assessore Valsecchi. Imporre delle scelte senza ascoltare la gente e le
imprese non è sinonimo di piglio manageriale ma, a nostro avviso, il segno di
una scarsa sensibilità per la città e i suoi cittadini. Sembra quasi che,
invece di avere a cuore le sorti della città che si governa, ci sia da un lato
l'intento di punire chi vuole venire in centro e dall'altro la volontà di fare
cassa. Nessuna delle due intenzioni ci sembra il massimo per chi è chiamato ad
amministrare un comune e anche a costruirsi un consenso". Poi conclude:
"Spiace poi leggere che la giustificazione di questo salasso sia legata ai
mancati piccoli incrementi degli scorsi anni. Come se chi amministra oggi non
avesse legami con chi l'ha fatto anche ieri, o almeno negli ultimi 8 anni! Da
parte nostro continueremo a incalzare il Comune perché riveda le sue posizioni
e accetti il confronto. E' una richiesta che viene dai nostri commercianti ma
anche dai semplici cittadini e dai turisti. Ed è una voce che chi amministra
oggi farebbe bene ad ascoltare anche in vista di quello che succederà domani".
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