Ripartire insieme dalle buone ragioni
dell’economia reale, cioè dalle ragioni delle imprese e del lavoro resta, a
nostro avviso, la via primaria per “tornare a crescere”.
La nostra proposta – dichiara Daniele Riva, Presidente Confartigianato
Imprese Lecco - pone al centro il “valore artigiano”,
quell’insieme di valori storici tutt’oggi attuali, ai quali ci ispiriamo, che
ci consentono di rappresentare gli interessi generali del ceto medio produttivo
e di intere comunità e società locali nel difficile percorso per affrontare in
modo solidale le difficili sfide della modernità.
Un valore artigiano che oggi
si confronta con due grandi driver di cambiamento: globalizzazione dei mercati
e tecnologie digitali. Due driver che non mettono fuori uso l’artigianato
“tradizionale”, ma lo abilitano ad essere protagonista nel futuro. Ed è in
questo contesto che si colloca il modello produttivo italiano di economia 4.0
capace di ricomporre crescita del PIL e sviluppo del benessere delle persone e
delle comunità locali.
Riteniamo quindi che lo sviluppo della Regione, locomotiva del Paese, passi
dalla crescita competitiva delle MPI, dell’impresa a valore artigiano e
dell’impresa diffusa e delle loro capacità di fare innovazione,
incrementare la produttività e contemporaneamente essere risorsa e animare il
territorio.
LA LOMBARDIA CHE VOGLIAMO è quella:
- dove l’impresa diffusa possa continuare ad essere il
tessuto connettivo e fondante e la Regione deve sostenere la transizione
delle micro e piccole imprese nel nuovo contesto competitivo.
- che non sia solo la locomotiva del nostro paese, ma un’area produttiva
che stia a pieno titolo fra le economie continentali più avanzate e la Regione
deve valorizzare le eccellenze e insieme supportare l’intero sistema produttivo
- a sviluppo plurale, dove ogni territorio possa crescere secondo la
propria vocazione e specificità, ma in una prospettiva integrata e
complementare fra le diverse aree e la Regione deve saper dare attenzione ai
territori e, a livello istituzionale, definire un assetto più funzionale e al
loro sviluppo.
- attrattiva per chi vuole investire e fare impresa e la Regione deve
adottare politiche che premino il merito, liberino il sistema delle imprese
dalle “zavorre”, sostengano chi vuole fare impresa
- dove tutti i soggetti istituzionali, sociali, economici lavorino insieme
per costruire uno sviluppo sostenibile e la Regione deve valorizzare la
sussidiarietà e consolidare il rapporto con le rappresentanze degli interessi,
le forze sociali e i corpi intermedi, quale risorsa strategica.
Chiediamo alle forze politiche e ai candidati Governatore della Regione –
conclude il Presidente Riva- di ascoltare le ragioni delle MPI, dell’impresa a
valore artigiano e dell’impresa diffusa in Lombardia per programmare le future
politiche per l’impresa e il territorio.
Autonomia istituzionale, competitività delle imprese, mercato del lavoro e
formazione, welfare, ambiente ed energia, fiscalità, infrastrutture e mobilità,
sicurezza e legalità sono i temi delle nostre proposte.
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