2018-02-11

Abbadia e l’altare restaurato. “Appassioniamoci alla dimensione del bello”



di Claudio Bottagisi
Dell’edizione 2018 della festa di Santa Apollonia è stato non soltanto il primo atto, ma anche il più significativo. Nel giorno della ricorrenza liturgica della santa compatrona di Abbadia Lariana, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo venerdì 9 febbraio è stato inaugurato l’altare maggiore, sottoposto a partire dai mesi scorsi a una serie di importanti lavori di restauro.

“Appassioniamoci tutti alla dimensione del bello”, ha premesso il parroco don Vittorio Bianchi al termine della celebrazione eucaristica presieduta da don Andrea Straffi, direttore dell’Ufficio diocesano Arte sacra, che all’omelìa aveva sottolineato come l’intera comunità di Abbadia si apprestasse a vivere “un bel momento di gioia e di ringraziamento potendo tornare ad ammirare qualcosa di bello salvato dall’incuria del tempo”.
“E del resto - aveva aggiunto don Straffi collegandosi alla figura e al martirio di santa Apollonia - la devozione a lei e in generale ai nostri santi e la bellezza delle nostre chiese sono ciò che mantiene viva e ben salda la nostra fede”.
Don Andrea si era quindi soffermato su un particolare del ciborio restaurato, ossia il piccolo bassorilievo, posto appena sopra il tabernacolo, risalente alla fine del XVII secolo. “Raffigura Cristo nel sepolcro - aveva spiegato - ma con le braccia e le mani aperte nell’atto di mostrare le ferite. Il suo sguardo, poi, è rivolto verso di noi e ci dice quanto lui abbia sofferto proprio per noi. Alle sue spalle sono riconoscibili i simboli della sua passione e morte, a iniziare dalla croce”.
“E’ l’immagine della pietà - aveva concluso - ma è anche quella dell’amore e della misericordia del Signore”.
A raccontare il “percorso”, iniziato nel luglio dello scorso anno, della delicata fase di esecuzione dei lavori è stato quindi il restauratore Aldo Broggi di Morbegno, il quale ha innanzitutto precisato che le origini dell’altare risalgono al 1676 e che allo stesso a inizio Novecento è stata aggiunta la parte inferiore.
Significativo pure l’intervento della soprintendente Ilaria Bruno, a sua volta presente alla cerimonia d’inaugurazione, la quale ha evidenziato l’importanza di trasmettere testimonianze artistiche così significative e memorie storiche tanto importanti alle future generazioni. “In questo senso - ha detto - quella di Abbadia è una comunità tra le più attente e responsabili”.
Analogo concetto è stato ribadito da Emilio Amigoni, presente in rappresentanza della Fondazione comunitaria del Lecchese che ha coperto il 50 per cento della spesa sostenuta per l’intervento di restauro. “Voi cittadini di Abbadia e, con voi, il vostro parroco - ha affermato - con le vostre scelte e i vostri progetti ci date modo di interpretare la nostra vocazione come meglio non si potrebbe”. “No, non c’è nessun dubbio - ha concluso - don Vittorio è esemplare e sul territorio è in assoluto il numero uno”.

Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi le immagini della celebrazione eucaristica nel giorno di santa Apollonia e della presentazione del restaurato altare della chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana.

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