2017-12-28

Rete Imprese Italia, denuncia la pressione fiscale e burocratica che attanaglia i bilanci delle imprese


I rappresentanti della piccola impresa dell’artigianato, del commercio e dei servizi si sono ritrovati a Roma per denunciare la pressione fiscale e burocratica che attanaglia i bilanci delle imprese.
 “L’Italia del tempo perso” è il titolo di un convegno che Rete Imprese Italia ha organizzato per sottolineare le troppe risorse economiche e umane che ogni piccola impresa italiana deve dedicare a burocrazia e fisco. Al Tempio di Adriano di Roma sono intervenuti il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, e il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, che hanno illustrato obiettivi e strategie delle ultime iniziative adottate dal Governo. “Abbiamo puntato su diverse proposte, in particolare sulla certezza dei tempi e delle regole di risposta. Quello che spesso ci hanno segnalato gli imprenditori è che il tempo di risposta per le autorizzazioni ai loro progetti è alla base di un corto circuito imprenditoriale. Quell’incertezza, infatti, si trasforma in incertezza per il loro progetto d’investimento e, di conseguenza, si trasforma in un intralcio allo sviluppo e alla crescita del Paese. Per esempio, aver riformato la Conferenza dei Servizi con una serie di innovazioni tecniche che fanno sì che ci sia una risposta in tempi certi, che può essere positiva o negativa, ma che comunque non lascia nel limbo quei progetti che magari, poi, vanno via dall’Italia proprio per un’assenza di risposta”, ha concluso la Madia. Se l’Italia ha iniziato un percorso di semplificazione per imprese e cittadini, Confartigianato ha voluto mettere in guardia Governo e Agenzia delle Entrate sul rischio di limitarsi a cambiare faccia alle pratiche burocratiche, passando dalla raccomandata alla PEC per esempio, senza alleggerire veramente i bilanci aziendali“Le necessità di oggi sono di ripensare davvero i processi, basandoli su un rapporto nuovo di fiducia tra cittadino e Stato e tra Stato e cittadino. Un esempio su tutti è quello che noi indichiamo da tempo per la soluzione di un problema a cui non si riesce a porre rimedio con serietà, oggetto peraltro di un’infrazione europea che sta per essere comminata all’Italia. Intendo – ha spiegato il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli – E’ quella dei ritardi di pagamento della Pubblica amministrazione. Il rapporto diverso di fiducia, in questo caso, può essere quello della compensazione universale e diretta dei debiti e dei crediti. Questo è l’esempio perfetto per la nuova logica da seguire nel rapporto tra contribuenti e Stato”. Le piccole imprese hanno assolutamente bisogno che quelle risorse, fatte di soldi e lavoro dei propri collaboratori, vengano destinate allo sviluppo economico e commerciale del proprio giro d’affari.

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