2020-07-09

GLORIE DI CASA NOSTRA . E NON SOLO… IL MUSICISTA E COMPOSITORE GIUSEPPE MAZZOLENI, IN SETTANT’ANNI DI PUNTUALI, ECLATANTI SUCCESSI





di  Germana  Marini “Le note di Giuseppe Mazzoleni varcano gli oceani. Un compact disc dell’artista lecchese conquista i mercati mondiali con un omaggio a Gershwin”,
“Mazzoleni, una vita incisa su disco”, “Omaggio a Battisti di Mazzoleni, per piano e violino”, “Grande successo per “La luce fu”, di Mazzoleni e Orsati, rappresentato in
T.V. e in molte località italiane ed estere”, “Mazzoleni, un concerto a tutto swing”:
sono solo alcuni dei titoli apparsi su apprezzate testate giornalistiche, a commento di suoi puntuali, immancabili consensi di critica e di pubblico.

Meglio conosciuto con il nome di Peppino, come l’hanno sempre chiamato conoscenti e amici, egli, musicista, violinista di formazione classica e compositore di vena ricca ed istintiva, ha conseguito gli studi come allievo privatista al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con i maestri Annibale Galeazzi , Danilo Bertani, Franz Terraneo e Guido Camillucci.
È autore di numerose composizioni, che spaziano dalla musica classica , da camera, alla moderna e leggera, comprendendo altresì numerosi commenti sonori.
E’ autore di opere pedagogiche, tra cui “Il dettato melodico”, edito dalla Carrara di Bergamo e sue composizioni sono state incise su dischi 45 giri, Lp e Cd, e sono sovente trasmesse dalle emittenti nazionali ed estere. 
Tra le tante, notevole è stato il successo riportato dalla composizione “Omaggio a Gershwin, accolta con ampio favore dal pubblico degli Stati Uniti e dal fratello di Gershwin, che ha indirizzato a Mazzoleni una lettera di congratulazioni, da lui conservata nel suo personale archivio. 
Ha svolto attività di tipo corale, e per parecchi anni ha diretto il Coro Polifonico e gruppo d’archi del decanato di Lecco.
Quale violinista ha fatto per oltre cinquant’anni parte del Trio G. Turba Città di Lecco, svolgendo attività concertistica e del quartetto jazz Joe Venuti; a proposito del quale va detto che fu proprio il maestro Mazzoleni a far arrivare Venuti dall’America in Italia.  
Molto applauditi i concerti da Mazzoleni tenuti al Teatro della Società di Lecco, ed egli è stato insignito di ambiti riconoscimenti, come quello a carattere internazionale, riscosso con un quartetto d’archi.                          
“L’Europa scopre “Mazpin”: così ha titolato a commento un elogiativo articolo, annunciando il lancio di una sua “cassetta” sul mercato continentale.
Occorre precisare che “Joseph Mazpin” è il nome d’arte di Giuseppe Mazzoleni.

Ha scritto sul Periodico nazionale “il Punto Stampa” il direttore Claudio Redaelli:

ECCO GIUSEPPE MAZZOLENI E LE PIU’ BELLE CANZONI
Gli spartiti in una nuova pubblicazione

“Gli amici, gli appassionati, i musicisti e tutti coloro che mi conoscono sanno, o dovrebbero sapere, quale sia stata nella mia vita di musicista la vera inclinazione artistica riconosciuta e confermata come violinista e compositore di musica classica. Tuttavia ho sempre affermato come il mondo della musica leggera mi abbia spesso affascinato e coinvolto sin da giovanissimo, non disdegnando tra un concerto e l’altro di occuparmi di canzoni o di musiche di ogni specie e stile”: così Giuseppe Mazzoleni presenta la pubblicazione che racchiude le musiche di tutte le sue più belle canzoni. Si tratta di 68 motivi per night club, discoteca, dancing, sale da ballo e Jazz concerto, da eseguire e programmare per gentile concessione delle Edizioni musicali: Tre Effe, Alto livello, Edi Nufa, Colorado, Mocchi, Cedi, Rigel, Life, Millenote, Daniele, La Secchia, Stop, Analogy e Globo.
“Partecipando a numerosi concorsi, a molteplici registrazioni e a manifestazioni canore”, scrive sempre nella premessa Mazzoleni, “ho potuto constatare l’apprezzamento da parte di un pubblico eterogeneo, che ha sottolineato la validità di questa mia seconda attività di compositore.
Per tale ragione ho deciso di pubblicare questa mia raccolta,  che racchiude la maggior parte di musiche, date a suo tempo alle stampe e editate dalle diverse case editrici elencate nel volume”.
Spazio alla musica, allora, con le canzoni di Mazzoleni!.

E qui di seguito riportati sono alcuni stralci da un entusiastico commento di Roberto Zambonini al “Trio Turba”, titolato “D’amore e … d’accordi”: Il “TRIO TURBA CITTA’ di LECCO” meriterebbe una citazione nel Guinness dei primati: vent’anni di sodalizio sono un record, nel mondo dei musicisti. Con centinaia di concerti all’attivo, il gruppo si distingue per modestia, serietà e bravura. Per un gruppo strumentale durare nel tempo non è cosa facile, e che sia difficile mantenere insieme per tanti anni un gruppo ben lo sanno i numerosi musicisti che hanno fatto questo tipo di esperienza.
Eppure a Lecco abbiamo una formazione cameristica che da lungo tempo si muove sul territorio diffondendo la buona musica e allietando le serate di numerosi circoli musicali della zona.
Si tratta del “Trio Turba Città di Lecco”, composto dal violinista Gian Maria Massazza, dal violinista Giuseppe Mazzoleni e dal pianista Roberto Marchesi.
Sono ormai centinaia i concerti effettuati sul territorio lecchese e comasco, ma anche su quello milanese e bergamasco , e altrettanto numerosi gli interventi a scopo didattico nelle scuole e a sostegno di iniziative umanitarie e sociali.
Non possiamo che augurare altri vent’anni di attività a questo Trio che sta accompagnando la storia della nostra città e che rappresenta un esempio di assiduità e di costanza, sempre più rari nella società dei consumi e della fretta!”.
E di Federico Pistone è quest’intervento, riferito a “UN DISCO CLASSICO DI GIUSEPPE MAZZOLENI”: “E’ uscito finalmente l’atteso album discografico del maestro lecchese Giuseppe Mazzoleni.
Il popolare compositore si è riproposto al pubblico con un pregevole album che comprende due brani da lui scritti e interpretati.
I titoli dei brani , componenti l’apprezzatissimo 33 giri sono: “Montagna di settembre”, fantasia per pianoforte, violino e flauto, ispirata liberamente ad una poesia di Carlo Del Teglio e “Impressioni notturne”, notturno sinfonico per pianoforte e viola, che il maestro Mazzoleni pare abbia composto mirando uno scorcio notturno della nostra città. 
Ben si sa come egli sia stato gratificato di positivi giudizi dalla musicologia più qualificata, ma per entrare nel vivo del suo nuovo lavoro discografico, sintetizzerò il commento  di Gino Negri, uno dei compositori e critici musicali più accreditati, il quale osserva come Mazzoleni abiti in un paese dagli scenari romantici, tipo “Wally” o “Lorely” di Catalani, e come  il maestro componga e suoni, denunciando il proprio attaccamento alla “musica di una volta”.”. 
Dopo un’illuminata speculazione critica inerente ai due brani, Gino Negri conclude: “Penso proprio che entrambe le composizioni di Mazzoleni, chiuse in un paesaggio d’altri tempi, omaggio a Schumann, a Grieg, al clima tardo romantico europeo e alle piacevoli armonie di un Gershwin che passa per Ciaikowski, siano un momento di riposo, di serenità. Un buon incontro durante il viaggio “alla ricerca di cibi genuini”.

Grande risonanza, in particolare, ha avuto il “Messaggio 73”, dal maestro Mazzoleni fondato con un valido gruppo di giovani,  compendiante brani composti e arrangiati dal maestro stesso. Band che negli anni settanta ha letteralmente “spopolato”.
“Uno spettacolo che raggiunse le 150 repliche in disparate città d’Italia, riprese dalla TV e per assistere al quale la gente si assiepava per ore all’ingresso delle sale, oltre ai limiti dell’affollamento”, scrisse Aloisio Bonfanti.  Presentato dal Complesso Messaggio 73, l’applauditissimo Recital “E la luce fu!”, che ebbe come direttore musicale Giuseppe Mazzoleni, testi di Walter Orsati e per la regia di Carlo Taranelli . Recital di riflessione profonda relativa a problematiche religiose ed etiche. 
Da notare che per assistere allo spettacolo giunsero a Lecco anche il noto presentatore televisivo Corrado Mantoni e Mike Buongiorno.
E, in pari tempo, una sua molto applaudita canzone fu, allo “Zecchino d’oro” interpretata da una graziosa bimbetta.
Tanto ci sarebbe ancora da dire su un personaggio di così elevato calibro, da riempire pagine e pagine.
Non potendolo fare, mi avvio a conclusione asserendo che un corposo, e prezioso, volume, dal titolo “IL MONDO MUSICALE LECCHESE,  dal 1945 ai nostri giorni”,  autore del quale è Mazzoleni ed Editore Cattaneo, reca documenti, pubblicazioni, locandine, discografie, gruppi classici e leggeri, corali, bandistici e sinfonici, articoli, fotografie e nominativi di tante amiche e amici, musicisti e cultori dell’arte, che con il maestro hanno collaborato nella sua meravigliosa avventura.
Non si contano inoltre le numerose collaborazioni in ambito sempre musicale con l'amico fraterno Francesco Sacchi, con cui Mazzoleni si può dire sia cresciuto.
Avventura non musicale soltanto, bensì anche pittorica.
In merito alla quale citerò i seguenti tre giudizi:
“L’attenzione di Mazzoleni si è fermata sugli esempi di quel realismo magico che contrassegna una serena stagione dell’arte italiana nel tempo con le esperienze dei metafisici e surrealisti.
L’immagine si rivela in equilibrio rigorosamente statico, solidamente costruita dall’interno, ma addolcita in superficie in un velo cromatico denso e avviluppante”. ELIGIO CESANA , INTERPRETAZIONE, olio su masonite 60x60.

“Nelle figure l’omaggio alla musica è sorprendente.
Le immagini femminili sono anonime, senza volto, senza anima.
In primo piano lo strumento o lo spartito musicale, quasi per confermare l’essenzialità del linguaggio, dove il calore è l’elemento che dà forza all’insieme”. GERMANO CAMPIONE, MUSUCO ANTICO, olio su masonite 50x70.

“I suoi quadri ad olio, i paesaggi così apparentemente fuori dal tempo e dallo spazio, seppur privi di personaggi non sono mai inanimati: un suono sembra percorrere le strade vuote, gli alberi, quasi scossi dal sibilare del vento, le case spesso prive di finestre, ma ricche di suoni e di voci che le animano al proprio di dentro”. ROBERTO ZANBONINI, PESCARENICO, olio su masonite 50x100.

Quasi sempre presente con il suo magico violino ad ogni mia presentazione di libro, il 12 aprile 2002 a Palazzo Agudio di Malgrate, patrocinata dal Comune, Assessorato alla Cultura, ha avuto luogo una “Serata di parole, musica, immagini”, protagonisti della quale, come le testate giornalistiche, tra cui “Il Giorno”, hanno scritto, sono stati i nomi più noti del panorama lecchese: Germana Marini, scrittrice e poetessa, che ha trattato di letteratura entrando nello specifico delle sue pluripremiate opere e il valente pittore e musicista, Peppino Mazzoleni, che ha eseguito al violino un florilegio di brani e del quale il pubblico potrà anche ammirare una pregevole mostra pittorica. 
A presentare il poeta Vitale Tagliaferri, con lui l’attore Gianfranco Scotti che ha letto alcuni brani famosi, e l’intervento critico è stato ad opera di Fausta Schiavi.

Accennavo a preclusive ragioni di spazio, che non escludono però il portare a termine questo excursus, senza l’enunciare un tributo a Mazzoleni veramente unico nella nostra cittadina, che ha avuto luogo presso il Teatro della Società di Lecco, sabato 12 aprile 2014, alle ore 21, tramite un Concerto di composizioni classiche dello stesso Maestro Mazzoleni, eseguite dal QUARTETTO D’ARCHI DI MILANO.
FULVIO LIVIABELLA (primo violino), IGOR DELLA CORTE (secondo violino), ROBERTO MAZZONI (viola), GIUSEPPE LAFFRANCHINI (violoncello).
ALBERTO MINONZIO (pianoforte), MARCO FASOLI (violino solista), FEDERICA SAINAGHI (arpa), Balletti a cura di STENDH ART.
Ricorreva anche l’ottantacinquesimo genetliaco del grande maestro, omaggiato da meritatissimi festeggiamenti e da incisivi interventi da parte delle maggiori autorità locali.
Una serata veramente indimenticabile, con il Teatro gremitissimo in ogni ordine di posto.
Occorre segnalare che ultimamente il Maestro si sta dedicando alla registrazione di una vera e propria raccolta video di Rubriche Musicali Culturali, in ciascuna delle quali espone la vita e i punti salienti di ogni musicista e subito dopo ne esegue le opere adattate con il solo violino. 
La rubrica ha riscosso grande favore attraverso i social network ed è per questo che ben due emittenti televisive ne hanno richiesto la messa in onda: TeleUnica Lombardia e Televalassina.
La Rubrica prossimamente verrà editata in un dvd – raccolta che conterrà tutte le puntate.
Nel frattempo chi volesse visionare le puntate può andare sul canale facebook o Youtube del Maestro Giuseppe Mazzoleni o sul canale dello Studio Musicale Mi SoL, Scuola di Musica Francesco Sacchi.                                                                                           

Nessun commento:

Posta un commento