2020-03-04

Emergenza Coronavirus. Novità per le attività ricettive e le agenzie di viaggio

Disposta la sospensione dei versamenti Irpef e dei contributi Inps. Pagamenti rinviati a fine maggio


Importanti novità per le attività ricettive e le agenzie di viaggio colpite dall’emergenza Coronavirus. E’ stata infatti disposta la sospensione dei versamenti Irpef e dei contributi Inps. La decisione è contenuta nel decreto legge 2 marzo 2020 , numero 9, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. 

Per le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio italiano, sono sospesi, dal 2 marzo al 30 aprile di quest’anno, i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte operate in qualità di sostituti d’imposta e i termini riguardanti gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.
Questi stessi versamenti potranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020. Le ritenute, i contributi previdenziali, nonché assistenziali, e i premi per l’assicurazione obbligatoria già versati non sono rimborsabili.
“Si tratta di un intervento importante per dare un po’ di ossigeno alle imprese del turismo - spiega il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva - Questo provvedimento consente di spostare a fine maggio sia i versamenti Irpef sia i contributi Inps, anche se ci saremmo aspettati che venisse introdotta la possibilità di pagamenti rateali e non in un’unica soluzione: fin d’ora auspichiamo una modifica in tale senso quando ci sarà la conversione in legge del decreto”.
Riva aggiunge:  “Invitiamo le aziende associate del settore a contattare quanto prima i propri commercialisti-professionisti di riferimento per concordare le tempistiche dei pagamenti che sono stati oggetto del rinvio stabilito dal decreto”.
Il direttore conclude: “E’ chiaro che quanto stabilito dal decreto non basta a riportare il sereno in un settore che sta subendo contraccolpi pesantissimi anche nel nostro territorio. Come Confcommercio ci aspettiamo che il Governo metta mano ad altre azioni di supporto concreto per gli imprenditori e i lavoratori di questi e di altri comparti messi in ginocchio dall’emergenza Coronavirus”.

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