2020-02-11

I miti dello sport si raccontano "TRA UOMINI E DEI"

Da mettere in agenda la presentazione dell'antologia a cura di Elena Mearini, con prefazione di Bruno Pizzul, "TRA UOMINI E DEI. Storie di rinascita e riscatto attraverso lo sport" - collana I minolli. Si terrà mercoledì 12 febbraio, ore 19, alla Libreria Verso a Milano in corso di Porta Ticinese 40. Oltre alla curatrice e all'editore, saranno presenti alcuni degli autori: Mauro Colombo, Massimo Torre, Massimo Laganà, Giorgio Nisini, Vito Ribaudo, Michele Sancisi, Massimiliano Scandi, Alessandro Bonan, Stefano D'Andrea, Nicoletta Vallorani.

L’antologia raccoglie diciannove racconti per venti autori che si sono confrontati con uomini e donne che nello sport hanno trovato una nuova occasione di respiro e dignità, un modo nuovo di essere e stare al mondo. Ogni storia è legata a un personaggio diverso, a partire da quelle più comuni (calcio o tennis) per arrivare al pugilato, l’alpinismo, l’apnea e le arti marziali. Si tratta di storie liberamente ispirate alle vite di questi campioni e professionisti dello sport o interventi lucidi e fedeli che ne ripercorrono il percorso agonistico.

«Sono storie intriganti, proposte con respiro di metafora» così Pizzul nella prefazione, e infatti in questa raccolta non c’è desiderio di “immortalare” delle vicende sportive – di quelle sappiamo già tutto – ma di entrare invece nella psiche del personaggio, vivere insieme a lui alcuni dei momenti salienti della propria vita, anche delle vicende private. E così ritroviamo la pattinatrice Tonya Maxime Harding “vittima” dell’assenza dell’amore materno, il pugile Jack Johnson ricordato ai più per la sua violenza, il ciclista Luigi Malabrocca alla conquista della Maglia Nera, la passione per il mare dell’apneista Enzo Maiorca, l’eterna attesa in panchina del portiere Massimo Piloni o, ancora, Maradona e Mennea che diventano pretesto per narrare la passione viscerale degli ammiratori. 

«Leggendo – dichiara la curatrice – troverete spaccati di storia, frammenti di grandi imprese, porzioni di vita e un grande intento d’amore, Perché lo sport è il punto massimo della dedizione».

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