2020-02-06

Agli Istituti Airoldi e Muzzi la XXVIII Giornata Mondiale dell’ammalato.

Sarà celebrata domenica 9 Febbraio in collaborazione con i volontari Unitalsi e Avo


A partire dal 1993, per iniziativa di San Giovanni Paolo II, è stato stabilito che l’11  febbraio, solennità della Madonna di Lourdes  e anniversario della prima apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous, venga celebrata la Giornata Mondiale del Malato.

Per la prima volta quest’anno, in collaborazione con i volontari Unitalsi e i volontari AVO di Lecco, a Lecco saranno gli Istituti Airoldi e Muzzi di Lecco ad ospitare, domenica 9 febbraio, un momento di riflessione e preghiera comunitario in questa solenne ricorrenza.  Un’occasione per accogliere e approfondire il Messaggio di Papa Francesco per la XXVIII Giornata Mondiale del Malato, in particolare il suo invito a “personalizzare l’approccio al malato, aggiungendo al curare il prendersi cura”.
Il programma prevede al mattino, alle ore 10.00, la celebrazione della Santa Messa nella chiesa degli Istituti, concelebrata dal Cappellano IRAM Don Gianni Grulli e dal Cappellano dell’Ospedale Manzoni don Raffaele Anfossi, animata dai volontari Unitalsi e Avo e accompagnata dal Coro Aldeia, diretto da Emanuela Milani. Alla Santa Messa prenderanno parte anche ammalati di altre strutture, accompagnati dai volontari UNITALSI.
Nel pomeriggio, alle ore 15.00 in sala animazione, si terrà un momento di testimonianza con l’intervento di Vittore De Carli, presidente Unitalsi Lombarda e autore dei libri “Dal buio alla luce” e “Come seme che germoglia. Sacerdoti nella malattia”, e di don Andrea Giorgetta, sacerdote della Diocesi di Como la cui esperienza di malattia è raccontata nel libro di De Carli.

Vittore De Carli, 61 anni, giornalista, dal 2011 presidente dell'UNITALSI Lombarda, è autore del volume “Come seme che germoglia. Sacerdoti nella malattia”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Attraverso questo volume offre al lettore il racconto dell’esperienza con gravi problemi di salute o con la disabilità che hanno vissuto o stanno vivendo dodici presbiteri: un percorso fatto di luci, gioie, consolazioni, ma anche di fatiche, solitudini, amarezze, dubbi e momenti di crisi. 
Don Andrea Giorgetta, 31 anni, è originario di Chiavenna, della parrocchia di San Lorenzo. Ordinato sacerdote nel giugno 2019, Diocesi di Como, deve fare i conti con la fragilità dettata dalla malattia ai polmoni di cui soffre, e con i limiti che il male gli impone. Il suo desiderio è quello di dare speranza con la sua vita agli altri sacerdoti ammalati o ai giovani in difficoltà

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